Le ragioni della crisi di Fondazione Arena: la parola a comitati e lavoratori
Lunedì 16 maggio alle ore 20.45 presso il Teatro Stimate, si terrà una conferenza aperta a tutta la cittadinanza ove i rappresentati dei comitati cittadini a sostegno di Fondazione Arena e i lavoratori della stessa, illustreranno le "reali ragioni" della crisi dell'ente lirico
Il Comitato Opera Nostra – Fondazione Arena Bene Comune e il Comitato Pro Fondazione Arena hanno indetto per la serata di lunedi 16 maggio, presso il Teatro Stimate in via C. Montanari 1, alle ore 20.45, una conferenza aperta a tutta la cittadinanza dal titolo “Tutta la verità sulla Fondazione Arena di Verona, ossia le ragioni di una crisi come non le avete mai lette”. I relatori principali della serata saranno Sergio Noto e il giornalista de Il Fatto Quotidiano Andrea Tornago, ai quali si aggiungeranno i lavoratori della Fondazione Arena ed esponenti dei comitati di sostegno alla Fondazione e alle sue maestranze. Seguirà un dibattito in cui chi lo vorrà potrà avere ulteriori delucidazione o esprimere il proprio pensiero.
Così si legge all'interno della nota divulgata in queste ore dagli esponenti dei Comitati cittadini a sostegno dell'ente lirico:
"Riteniamo indispensabile fare questa iniziativa per ragionare sulle reali cause della crisi che avvolge la Fondazione che, chiaramente, non risiedono nel costo del lavoro (come più volte suggerito dal sindaco) ma nella gestione fallimentare di chi avrebbe avuto il compito di preservarla al meglio. Racconteremo le oscure vicende legate ad Arena Extra e al Museo Amo e le ricadute negative per la città di una paventata gestione privatistica del più grande anfiteatro all’aperto del mondo che speriamo non avvenga. Infine sarà data parola ai lavoratori, in questi mesi additati come responsabili ma in realtà vero e proprio capro espiatorio.
Invitiamo tutti alla partecipazione. L’informazione è necessaria e prelude all’azione, ed in questo momento è necessaria l’azione di tutta la cittadinanza tesa ad evitare che un patrimonio pubblico come Fondazione Arena, e i suoi dipendenti che la fanno vivere, venga depauperato e affidato a “cordate” privatistiche!"