rotate-mobile
Cronaca

Confcommercio: "Decisione ambigua"

Il direttore generale Sartori: "Delibera alquanto strana. Favorire prodotti estranei un problema"

Non più tardi di un mese fa la Confcommercio aveva lanciato la proposta di un regolamento per disciplinare sagre e feste rionali. Tutte le manifestazioni che non siano legate alle tradizioni del territorio, dovrebbero essere messe al bando. “Le feste della birra e la sagra del kebab servono solo a far cassa”, aveva annunciato a fine settembre il presidente Paolo Arena. Ora, con la delibera del Consiglio comunale di ieri sera, il tema “difesa della tipicità veronese” sembra accusare una battuta d’arresto.

Stavolta per le bancarelle di piazza Erbe, che potranno esporre anche prodotti non legati alla tradizione scaligera. “I cosiddetti ‘piazzaroli’ godono di un’autonomia che, a volte, sconcerta- ammetta il direttore generale di Confcommercio, Giorgio Sartori- Non rientrano negli affiliati della nostra associazione, né in Confesercenti. Però quando hanno bisogno sanno a chi rivolgersi. E credo che la delibera per ampliare la vendita sia frutto di una trattativa tra l’assessore Corsi e gli stessi mercanti”. Continua Sartori: “Rispettiamo la norma però è alquanto strana la posizione assunta dal Comune. Dotare piazza Erbe di prodotti che non valorizzano la nostra terra potrebbe essere un problema. Così come la proliferazione di bancarelle cinesi, che da tempo si stanno avvicendando in centro”. Conferma la stessa posizione anche il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, che il mercato praticamente lo vede dalla finestra, e che era stato il primo sostenitore del regolamento proposto da Confcommercio: “Sono per la difesa della provenienza tipica veronese”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confcommercio: "Decisione ambigua"

VeronaSera è in caricamento