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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Ospedale di Legnago, donna morta per un calcolo. Condannati tre medici

Il decesso risale al 2011 e il marito della paziente era stato già risarcito. L'uomo ha fatto comunque denuncia e al termine del primo grado di giudizio tre medici sono stati condannati per omicidio colposo

Era il gennaio del 2011 quando una donna di 54 anni, Natalina Cucco, si presenta al pronto soccorso dell'ospedale di Legnago per dei forti dolori al ventre. I medici sospettano che si tratti di una colica renale. La donna viene dimessa, ma da casa deve essere di nuovo riaccompagnata in ospedale. Nel giro di due giorni, la 54enne morirà per un'infezione causata da un calcolo renale. I tre medici del Mater Salutis coinvolti in questa vicenda sono stati condannati ieri, 27 marzo, per omicidio colposo, come scritto da Laura Tedesco sul Corriere di Verona.

Il marito della donna, Fiorenzo Crescenzio, aveva già ricevuto un risarcimento, ma non aveva fatto comunque denuncia, in modo tale che la giustizia accertasse se sua moglie fosse stata curata correttamente oppure no. Dopo sette anni, è arrivata la sentenza di condanna, ma gli avvocati dei tre medici hanno già preannunciato di fare ricorso in appello e la prescrizione del reato potrebbe arrivare già prima che si possa arrivare al secondo grado di giudizio.

Crescenzio ha pianto alla lettura del verdetto e ha dichiarato di aver ottenuto giustizia. Gli avvocati difensori mantengono la linea della non causalità tra l'operato dei medici e la morte della paziente. I legali aspetteranno di leggere la motivazione della sentenza e poi probabilmente ricorreranno in appello.

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