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Domenica, 28 Maggio 2023
Cronaca

Comune a caccia di soldi per rilanciare il Catullo

Il Pd propone di vendere alcune azioni dell'autostrada Serenissima e dell'autostrada del Brennero

Dubbi del Partito Democratico sul piano di rilancio dell'aeroporto Catullo. O meglio, che nuove infrastrutture (metropolitana in superficie e nuovo casello autotradale) siano fondamentali sono tutti d'accordo. Maggioranza e opposizione. Ma sulle modalità di reperimento delle risorse necessarie le opinioni divergono sia in Comune che in Provincia. A breve palazzo Barbieri dovrebbe versare nelle casse del Catullo ottocentomila euro, cioé la seconda delle tre tranche di aumento di capitale previste.

Il bilancio comunale però è in rosso, quindi bisogna escogitare il modo per trovare i soldi. "Se ci sono difficoltà si devono fare delle scelte - afferma Giancarlo Montagnoli, consigliere comunale del Pd - noi proponiamo di vendere parte delle azioni dell'autostrada Serenissima e dell'autostrada del Brennero che il Comune detiene". La scelta dell'amministrazione comunale è stata di puntare sulla vendita di immobili, ma per ora, anche se in bilancio erano state previste delle entrate da questo versante, il piatto piange.

La Provincia per la seconda tranche dovrà versare poco meno di un milione e novecentomila euro. I soldi ci sono già in questo caso. "Ma non ci sono garanzie sulla tenuta dei conti dell'aeroporto - commenta Vincenzo D'Arienzo, capogruppo Pd in Provincia - la passività ha raggiunto 77 milioni di debiti a breve termine. Anche la Corte dei Conti di Venezia vuole sapere perché la società è in perdita". Senza soldi non ci saranno risorse per gli investimenti. Diventa quindi importante che i soci bresciani dell'aeroporto sciolgano le loro riserve sul partecipare o meno all'aumento di capitale. "Altrimenti il progetto di rilancio nasce zoppo", avverte il capogruppo.

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