Il presidente del consiglio comunale di Verona Ciro Maschio ha firmato il decreto di nomina della nuova commissione temporanea denominata Arsenale. L'incarico di questa commissione sarà quello di approfondire ed elaborare proposte per le possibili destinazioni dell'ex compendio militare asburgico.

È stato mantenuto l'impegno preso - ha sottolineato Maschio - Una scelta che va nella direzione espressa dall'amministrazione di procedere con una più approfondita conoscenza della attuale situazione per valutare con un confronto aperto alla città, le migliori proposte d’intervento possibile.

I componenti della commissione sono Paola Bressan (Battiti) con il ruolo di presidente e la sua vice sarà Anna Grassi (Lega Nord), i consiglieri per la maggioranza sono Leonardo Ferrari (Fratelli d'Italia), Andrea Velardi (FI), Gianmarco Padovani (Verona Pulita) e per la minoranza sono Elisa La Paglia (PD), Flavio Tosi (Lista Tosi), Patrizia Bisinella (Ama Verona), Alessandro Gennari (Movimento 5 stelle), Tommaso Ferrari (Verona Civica), Michele Bertucco (Sinistra in Comune), Anna Leso (Gruppo Misto).

La prima seduta della commissione Arsenale è già prevista per domani, 20 ottobre, alle 16 a Palazzo Barbieri. I suoi lavori dovranno concludersi entro il 31 dicembre e il loro esito dovrà essere materia di relazione da presentare alla Presidenza del Consiglio Comunale.

Prende forma in questo modo la fretta dell'amministrazione comunale di giungere ad un progetto preliminare entro la fine dell'anno, così da poter assegnare a tale progetto i 9 milioni di euro già previsti per l'Arsenale. Anche il presidente Maschio ha sottolineato che il confronto sarà aperto alla città e il Comitato Arsenale si è detto disponibile a collaborare

Nei mesi scorsi abbiamo anche elaborato una bozza di progetto di massima che riteniamo utile base per iniziare il confronto - hanno fatto sapere dal comitato - Bisogna però indicare cosa si vuol fare dell’Arsenale e avere le idee chiare sul come farlo. In merito riteniamo di dover affermare fin da ora che lo strumento del project financing è assolutamente da escludere. Siamo favorevoli al coinvolgimento del privato, ma riteniamo assai pericoloso avventurarsi in un nuovo project financing, procedura che ha già dimostrato i rischi e le negatività ad essa connesse.