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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Veronetta / Via Porta Organa

Buonuscita dei dipendenti postali. I lavoratori veronesi denunciano l'ingiustizia

Con il passaggio di Poste Italiane dal pubblico al privato, le liquidazioni sono rimaste ferme al 1998 senza alcuna rivalutazione. Un danno economico per circa 2000 veronesi

Il loro problema è chiaro e spiegato in alto nel blog del Comitato con cui denunciano l'ingiustizia subita. Quando nel 1998 Poste Italiane diventò una società per azioni, i lavoratori passarono dall'essere dipendenti pubblici all'essere dipendenti privati. Nel passaggio però la liquidazione allora dovuta non fu pagata ai dipendenti né inserita nel Tfr. Rimase lì, ferma, e i lavoratori ora la possono ottenere ma senza alcuna forma di rivalutazione e solo due anni dopo la cessazione del rapporto di lavoro.

La questione riguarda 160mila lavoratori in Italia, secondo i dati diffusi da L'Arena, e circa 2000 veronesi. Lavoratori dipendenti impoveriti perché il potere di acquisto della loro liquidazione del 1998 si è indebolito nel tempo e, senza una rivalutazione, il danno economico è consistente.

Un caso simile a quello dei dipendenti ferroviari, anche loro passati dal pubblico al privato, ma per le loro buonuscite la rivalutazione è stata fatta.

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