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Cronaca San Zeno / Piazza San Francesco D'Assisi

Colpisce in testa un carabiniere con un pugno all'uscita della chiesa: arrestato

Un pattuglia si è recata alla mensa "Domus" di Piazza San Francesco d'Assisi, in seguito alla segnalazione della responsabile che lamentava la presenza di un extracomunitario che suonava insistentemente il campanello

I carabinieri del Norm di Verona sono intervenuti domenica pomeriggio su segnalazione della responsabile di turno della mensa di sostentamento "Domus" di piazza San Francesco d'Assisi, che lamentava la presenza di un extracomunitario che suonava insistentemente il campanello d'ingresso senza motivo. 
Una volta arrivata sul posto, la pattuglia ha notato la persona segnalata in prossimità del portone d'ingresso, così uno dei due militari è sceso dal mezzo di servizio per chiedegli il motivo di tanta insistenza. L'uomo allora ha risposto che stava aspettando i vestiti e il cibo, come gli aveva detto in precedenza il parroco della chiesa adiacente alla mensa. Dopodiché l'extracomunitario ha consegnato al carabiniere il permesso di soggiorno e insieme a lui si è recato all'interno dell'edificio religioso per conferire con il prete. Una volta entrati però non sono riusciti a trovare il sacerdote e il militare ha quindi suggerito all'uomo di ripresentarsi domani per parlare con questi. Ma non appena usciti dal santuario l'extracomunitario ha sferrato un violento pugno al capo del carabiniere, che si è voltato immediatamente, riuscendo a vedere che l'aggressore era pronto a colpirlo di nuovo. Da lì è nata una violenta colluttazione, durante la quale lo straniero, mostrando una grande forza, riusciva continuamente a divincolarsi dalla presa del carabiniere, afferrnadolo per il collo e cercando di aggrapparsi alla pistola d'ordinanza: questa però era ancora alla cintura con un meccanismo di bloccaggio, che ha vanificato i sui tentativi. 
Udite le grida del collega, anche il secondo uomo di pattuglia si è gettato nelle mischia e per l'extracomunitario è stata la fine dei giochi. 
Si trattava di J.A., classe 1989 di origini nigeriane, operaio ma senza fissa dimora. Il 26enne è stato quindi arrestato con l'accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta portato in caserma, sono partiti gli accertamenti sulla sua persona, che hanno portato alla luce precedenti per rapina e svariati episodi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. 
Così dopo la convalida, è stato portato in carcere, dove passerà i prossimi quattro mesi. 

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