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Cronaca Castelnuovo del Garda

Coletto in spiaggia sul Garda il giorno della maxi rissa: «Sembrava il Far West»

L'ex assessore veneto alla Sanità ha assistito ai fatti che si sono verificati giovedì tra Peschiera e Castelnuovo, per i quali punta il dito contro il Ministero dell'Interno: «Queste situazioni devono essere gestite dal Viminale, non dai territori»

«Ho visto il ragazzo bastonato che perdeva sangue dalla testa. Il Ministero deve intervenire, assembramenti così importanti in spazi così piccoli possono finire male». A raccontarlo è Luca Coletto, ex assessore veneto alla Sanità ed ex sottosegretario di Stato alla Salute, oggi assessore alla Salute e alle Politiche sociali dell'Umbria. 
Coletto il 2 giugno si trovava in spiaggia sul lago di Garda, quando ha assistito all'arrivo dei numerosi ragazzi e allo scoppio della maxi rissa che ha terrorizzato bagnanti ed esercenti: «Ho visto una massa di giovani arrivare a frotte in treno dalla Lombardia - ha raccontato l'assessore regionale umbro alla nostra redazione -. Da Peschiera sono arrivati in spiaggia a Castlenuovo, i più grandi avranno avuto 25 anni e si è creata una miscela esplosiva. Alcuni facevano tuffi dal pontile, ma quello ci sta, altri invece hanno acceso addirittura dei fumogeni». 
Anche l'ex assessore veneto ha preso in mano il telefono per avvisare le forze dell'ordine, quando la situazione è degenerata: «Come quando gli stormi di uccelli volano all'unisono in cielo, ho visto un ragazzo inseguirne un altro con un bastone, poi è scoppiato il disastro. Sembrava il far west: inqualificabile». 

Per Coletto bisogna «mettere un limite» a queste situazioni, che in questo caso hanno coinvolto, loro malgrado, bagnanti e famiglie che in genere frequentano la zona compresa tra Lido ai Pioppi e la spiaggia libera di Castelnuovo. 
In seguito all'episodio sono scattate le polemiche sulle gestione di questo "raduno", con Orietta Gaiulli, sindaca di Peschiera, che ha specificato di aver avvisato le forze dell'ordine dopo essere venuta a conoscenza del video che lo promuoveva sui social, ma non sarebbero state rese operative le giuste contromisure: «La colpa per me è del ministero dell'Interno, non delle forze dell'ordine - ha detto Coletto -. Queste situazioni devono essere gestite dal Viminale, non dai territori. Non è il primo "rave" che finisce male sotto questo Governo e questa fa seguito ad altre situazioni, per cui non sono stati presi provvedimenti. Un tam tam che parte dal web: nessuno controlla?». 
L'ex assessore alla Sanità si è poi aggiunto al plauso agli operatori delle forze dell'ordine intervenuti il 2 giugno.  
 

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