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Cronaca Bardolino

Ingerisce un cocktail di farmaci in auto per farla finita: salvato dai carabinieri

Il 27enne si trovava in un parcheggio pubblico poco fuori dal centro di Bardolino, rinchiuso nella propria macchina, quando è stato trovato da una pattuglia dei militari della compagnia di Peschiera

La segnalazione di un cittadino, arrivata nella notte tra martedì e mercoledì, ha portato i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Peschiera Del Garda, all’interno di un parcheggio pubblico appena fuori dal centro di Bardolino, in direzione di Garda, dove hanno trovato un uomo rinchiuso all’interno della sua auto, che non accennava ad aprire la portiera. Notato lo stato confusionale in cui versava. Considerato l’evidente stato confusionale in cui versava lo stesso, i militari, attraverso i finestrini lasciati appena aperti con un piccolo spiraglio, più volte gli avrebbero chiesto di scendere dal mezzo, senza però riuscirvi. L’uomo, sempre parlando attraverso la piccola apertura del finestrino, avrebbe detto che la sua fidanzata, con la quale nell’ultimo periodo aveva condiviso un percorso disintossicante presso una struttura riabilitativa, era scomparsa e per questo motivo voleva togliersi la vita.

Le forze dell'ordine allora gli hanno chiesti nuovamente di disinserire il blocco delle portiere e di scendere dalla macchina, rassicurandolo che erano li per aiutarlo a risolvere il suo problema, ma in tutta risposta l'uomo ha ingerito un intero flacone di psicofarmaci di una nota casa farmaceutica ed alcune compresse di benzodiazepine, oltre a medicinali per il trattamento dell’alcolismo.

Mentre cercavano ripetutamente di farlo desistere dal proprio intento autodistruttivo senza riuscirici, i militari, pur sorpresi dalla reazione, hanno mantenuto la calma ed allertato il servizio sanitario riferendo con precisione la composizione del cocktail di farmaci ingeriti, dopodiché uno dei due operatori, con grande professionalità, ha iniziato a porre alcune domande sulla sua findanzata all'uomo, riuscendo a catturare la sua attenzione mentre il collega apriva la portiera del lato passeggero infilando dal finestrino un fil di ferro, recuperato tra le aiuole circostanti. A quel punto il militare è entrato nell'abitacolo, riuscendo ad impedire che l’individuo ingerisse altre pasticche che stava portando alla bocca una volta accortosi dell’apertura della portiera.

Pochi istanti dopo, l'uomo avrebbe perso conoscenza e si è accasciato sul sedile, ma il personale sanitario, nel frattempo sopraggiunto, pur constatando le sue gravi condizioni fisiche, è riuscito a stabilizzarlo per poi trasferirlo all’ospedale di Peschiera del Garda, per le ulteriori cure disintossicanti.

I successivi accertamenti dei carabinieri hanno consentito di identificare l’uomo in un 27enne romeno, residente nella Valsugana, e che il nominativo della donna che aveva fornito non risultava presente in alcuna struttura ricettiva della zona. Anche le ricerche eseguite a Bardolino e Garda, durate tutta la notte, non hanno dato riscontro a quanto affermato dall’aspirante suicida. Nella circostanza è stato anche appurato che qualche sera prima i carabinieri della stazione di Lazise avevano già avuto a che fare con il 27enne, il quale era stato soccorso in quanto in evidente stato di ebrezza alcoolica e che la donna di cui parlava si sarebbe allontanata avendo scoperto il grave problema di alcolismo che lo affliggeva.

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