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Cronaca

Cocaina tra studenti al pub, gestore fa arrestare 2 pusher

Blitz in borghese della Municipale al "Campus" di Veronetta dopo due settimane di indagini

Indagavano sotto copertura tra gli studenti universitari che affollavano il locale durante le feste a tema. Quando ieri sera, verso mezzanotte, gli agenti della polizia municipale hanno intercettato i due pusher con le proverbiali “mani nel sacco” sono scattate le manette per spaccio di droga. Sul giro di cocaina messo in piedi da un 25enne di origini cubane e il suo complice, dominicano di 33 anni, gli agenti del comandante Luigi Altamura avevano puntato gli occhi due settimane fa. I due spacciatori, uno residente a Verona con il permesso di soggiorno in scadenza e l’altro clandestino, avevano trovato terreno “fertile” al bar “Campus” di Veronetta, in via XX settembre, che, specialmente il mercoledì sera, si riempiva di studenti di tutte le facoltà fino all’orario di chiusura.

A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine era stato il gestore del locale, che aveva cominciato a notare uno strano giro di affari attorno ai pusher già due settimane fa. “Era da qualche tempo che notavo un andirivieni sospetto dai bagni del locale- spiega il titolare-. Ho 40 anni e un’esperienza di dodici anni nel settore della ristorazione. Qualcosa, insomma, avevo intuito e volevo fosse fatta chiarezza poiché nel mio locale non voglio giri questa robaccia, venduta, perdipiù, a giovani studenti. Così ho inviato una raccomandata al Comando della Municipale di via del Pontiere e mi son messo a completa disposizione degli agenti”. Da quella missiva sono partite le indagini con gli appostamenti, i pedinamenti in borghese e infiltrati all’interno del “Campus”.

Il blitz ha chiuso il cerchio sui pusher ieri sera: su segnalazione del gestore, al momento in servizio esterno come buttafuori, gli agenti sono entrati e hanno fermato definitivamente gli spacciatori. “Ancora una volta c’è da sottolineare il grande senso civico dei cittadini e dei gestori- fanno sapere dal via del Pontiere-. L’attività della coppia di stranieri era ben organizzata e, probabilmente, avevano qualche altro complice: al momento dell’arresto non abbiamo trovato né soldi né droga. Il loro coinvolgimento nel traffico di cocaina, tuttavia, è fuori dubbio, come ha potuto sottolineare lo stesso giudice, stamattina alle 11e15, durante il processo per direttissima”.
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