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Cronaca Borgo Roma / Via Trieste

Scambiato per un ladro, precipita nell'autorimessa con più di un etto di cocaina

I dipendenti che lo hanno fermato dopo che era precipitato su una vettura, pensavano fosse un ladruncolo. Gli agenti invece lo hanno smascherato e deferito anche un suo coinquilino, proprietario di 10 Labrador tenuti in luoghi fatiscenti

Visto come è "entrato" nell'autorimessa, chi lo ha bloccato pensava di aver a che fare con un ladro, invece gli agenti hanno appurato in seguito che si trattava di una delle tante persone che hanno a che fare con il mondo della droga. 
Era il 27 dicembre quando la Sala operativa della Questura è stata informata da alcuni dipendenti del negozio Centromoto Verona, situato in via Trieste, che loro stessi avevano fermato un individuo, ritenuto il possibile responsabile di furto. Il soggetto infatti si era calato furtivamente dal balcone di un'abitazione, per poi passare sopra la copertura in plexiglass di un’autorimessa, che ha ceduto improvvisamente facendolo precipitare su una vettura, rimasta poi danneggiata. 
Sul posto quindi sono state inviate subito le Volanti, che lo hanno identificato in Gentjan Merkaj, nato in Albania nel '93 e domiciliato a Verona. Subito è scattata la perquisizione personale, che ha portato alla luce i 110,67 grammi di cocaina che il giovane aveva addosso e che, se messi sul mercato, avrebbero fruttato diverse migliaia di euro. Visti i fatti, le operazioni si sono spostate nell'abitazione dell'albanese, dove non è stata rinvenuta altra sostanza. In una delle tre stanze dell'immobile fatiscente in compenso, ognuna delle quali occupata da persone diverse, erano stati stipati 10 cuccioli di Labrador che sono stati sequestrati, mentre il proprietario, uno straniero classe '84 le cui iniziali sono C.O., è stato deferito all'Autorità Giudiziaria. 

Merkaj alla fine è risultato essere un pluripregiudicato per reati analoghi: il 24 novembre era stato fermato dai Carabinieri di Caorle con 650 grammi di marijuana, che lo hanno costretto all'obbligo di firma. Questa volta invece è toccato ai poliziotti scaligeri ammanettarlo e condurlo presso la casa circondariale di Montorio, come concordato con il Pm Dott.ssa Labia, in attesa dell'udienza del giorno seguente. In tribunale il Gip ha convalidato il provvedimento e disposto la misura della custodia cautelare in carcere fino al procedimento. 

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