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Cronaca Peschiera del Garda / Via Salvo D'Acquisto

I cugini della Coca: arrestati dalla Mobile di Verona due spacciatori albanesi

Due cittadini albanesi sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di 130,87 grammi di cocaina. I due cugini operavano soprattutto sulla sponda gardesana, in particolar modo nei comuni di Peschiera del Garda, Sirmione e Desenzano del Garda

La Polizia di Stato ha arrestato a Sirmione (BS)  due cittadini albanesi responsabili di detenzione di 130,87 gr. di cocaina. Nell’ambito di  attività investigative condotte dalla Squadra Mobile di Verona, volte a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, si è appreso che i cugini erano dediti allo spaccio di considerevoli quantitativi di cocaina lungo la sponda gardesana, in particolar modo nei comuni di  Peschiera del Garda (VR), Sirmione (BS) e Desenzano del Garda (BS).

La successiva attività investigativa consentiva di accertare che i due sospettati svolgevano, difatto, l’attività lavorativa in alcuni locali di Sirmione, in particolare uno come cuoco e l’altro come barista. I mirati servizi di appostamento e pedinamento predisposti nei successivi giorni  dalla Squadra Mobile Scaligera, consentivano di appurare anche l’esatta ubicazione dell’abitazione Sirmionese nonché il modello di auto loro in uso, una Peugeot 407.

Sulla stregua di questi importanti dati acquisiti, il pomeriggio del  3 giugno veniva predisposto un ulteriore servizio di appostamento che permetteva di intercettare e pedinare, sempre con autocivette, la predetta Peugeot 407, con a bordo i due cugini Albanesi, i quali, dopo aver percorso alcune vie di Sirmione, parcheggiavano l’auto ed entravano, entrambi, all’interno di un condominio. Dopo qualche minuto, i due cugini venivano visti uscire dallo stesso edificio con in mano una busta di plastica di colore blue. Dopo essere saliti a bordo dell’auto, i due proseguivano la loro marcia impegnando alcune vie centrali. Nella convinzione che i due cugini stessero trasportando dello stupefacente, gli uomini della Squadra Mobile Scaligera, coadiuvati anche da personale della Squadra Mobile di Brescia, a bordo di alcune autocivette, decidevano di bloccare e controllare i due.

Gli operatori notavano fin da subito il sacchetto in plastica blue che uno dei due aveva posizionato tra le proprie gambe ed all’interno  del quale rinvenivano due involucri termosaldati  contenenti complessivamente 90.47 grammi di cocaina. Durante la perquisizione gli operatori notavano però che il quadro strumenti del cruscotto non era saldamente ancorato alla struttura sicchè, dopo aver fatto una leggera pressione, la strumentazione del contachilometri usciva dalla sua sede originale, consentendo di far venire alla luce una grossa cavità all’interno della quale era nascosto un porta gioie di cartone di colore marrone, contenente 45 involucri in cellophane trasparente di cocaina per un peso totale di circa grammi  40.

La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire e sequestrare materiale atto al confezionamento dello stupefacente tra cui un elettrodomestico per il confezionamento sottovuoto degli alimenti, con numerosi sacchetti della stessa marca di quella impressa sui due grossi involucri di cocaina rinvenuti in auto.

Inoltre nel garage di pertinenza dell’abitazione dei due cugini, veniva rinvenuta e sequestrata, nascosta tra alcuni cartoni, sopra uno scaffale, una pistola scacciacani semi automatica marca NEW POLICE calibro 8 mm, con caricatore alimentato da 6 cartucce ed un Blister contenente uleriori 44 cartucce chiuse con del cellophane. Durante la perquisizione locale veniva rinvenuta e sequestrata anche la somma contante di Euro 1.130,00,  ritenuta provento dell’attività di spaccio. Al termine degli accertamenti di rito, entrambi venivano tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di 130,87 grammi di cocaina, stupefacente che una volta immesso nel ricco mercato gardesano, avrebbe garantito guadagni  per almeno 10.500 Euro.

Il Tribunale di Brescia, dopo aver convalidato l’arresto operato dalla Squadra Mobile, ha disposto la misura cautelare della detenzione in carcere per i due cittadini Albanesi. Sono in corso ulteriori indagini al fine di individuare il canale di approvvigionamento dello stupefacente.                                 

                                                                                 

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