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Cronaca Nogara / Via Molino di Sopra

Coca Cola, la protesta non si placa e arriva un brusco stop nella trattativa

A Nogara sono rimasti cinque operai sul tetto dello stabilimento, mentre la polizia presidia la zona in tenuta antisommossa. Nel frattempo sarebbe arrivata la preoccupante rottura tra l'azienda e i sindacati

Prosegue la protesta agli stabilimenti Coca Cola di Nogara iniziata giorni fa, con cinque operai ancora presenti sul tetto dell'edificio, mentre la polizia ha rafforzato la guardia sul posto in attesa che venga trovato un punto d'incontro tra le varie parti, che però sembra invece allontanarsi. 

Da lunedì la questura di Verona ha dato il via ad un servizio " di guardia" attivo 24 ore su 24, con il proprio personale in tenuta antisommossa, per scongiurare in qualsiasi modo che manifestanti e operai potessero entrare in contatto. Con i poliziotti stabili nel piazzale antistante l'edificio, il presidio è stato spostato all'ingresso principale che dà sulla Statale 12, con le cinque persone rimaste sul tetto (una ha abbandonato la sua postazione per questioni familiari) ora un po' più isolate ma comunque determinate a non arrendersi.

Nel frattempo erano riprese sotto traccia le trattative tra Adl Cobas, l'azienda e la cooperativa che si occupa dei servizi logistica, nel tentativo di trovare un punto d'incontro, ma nalla mattinata di martedì ha iniziato a circolare la voce che la multinazionale sia arrivata al punto di rottura
Già nei giorni precedenti, Coca Cola aveva minacciato la chiusura degli stabilimenti, temendo l'occupazione dei locali di produzione e possibili scontri, visto che per mercoledì è atteso un incontro dei Cobas veneti proprio davanti all'azienda. 
Si attende ora di capire quali saranno le mosse del sindacato, con questura e comune di Nogara preoccupati dalle possibili conseguenze. 

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