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Cronaca

Clonavano carte di credito, arrestati 6 rumeni

Si stima che la clonazione dei codici abbia fruttato alla banda quasi 100 mila euro

Avevano sviluppato un nuovo software che permetteva di clonare anche bancomat e carte di credito con microchip, che contiene un ulteriore codice da decriptare. Sono sei i rumeni arrestati in flagranza, in tempi e luoghi diversi, dalla Polizia postale di Mantova nell'ambito di un'indagine che ha interessato anche la provincia di Verona.

All'operazione Ip clony
, coordinata dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi della Procura di Brescia, hanno partecipato anche la Guardia di finanza e la Polizia provinciale di Brescia. L'organizzazione criminale agiva nelle province di Mantova, Brescia e Verona e colpiva soprattutto gli sportelli bancomat dell'istituto Monte dei Paschi di Siena, ma nel mirino sono finiti anche ATM di Ubi Banca e Unicredit. Oltre 100 le carte clonate, 25 solo negli ultimi tre mesi. Si stima che la clonazione dei codici abbia fruttato alla banda quasi 100 mila euro.

Le forze dell'ordine hanno scovato un laboratorio per la clonazione a Pastrengo, nel veronese, dove hanno trovato e sequestrato 8 mila euro in contanti, materiale informatico e per la manomissione degli sportelli bancomat. Sequestrati anche i conti correnti usati dagli arrestati, che si trovano in carcere a Mantova e Verona con le accuse di frode informatica, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione di dati informatici, utilizzo di cloni di carte di credito.

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