Dieselgate, le richieste per partecipare alla class action intasano il tribunale
Altroconsumo: "I consumatori italiani vittime del dieselgate si sono attivati e vogliono far valere il loro diritto ad essere risarciti"
Tribunale di Venezia intasato ma per Altroconsumo è una buona notizia. Può sembrare strano ma è così. Colpa del caso dieselgate della Volkswagen.
In Italia, la sede centrale della casa automobilistica tedesca è a Verona e il tribunale competente in materia è quello veneziano. Proprio quel tribunale, lo scorso mese di maggio, ha reso ammissibile la class action contro Volkswagen. Non se n'è parlato molto, ma la notizia è giunta ad un numero considerevole di consumatori che hanno inviato al tribunale la propria richiesta di adesione alla class action. Il problema è che il personale non riesce a tenere il passo delle richieste che arrivano via fax o tramite posta elettronica certificata.
I consumatori italiani vittime del dieselgate si sono attivati e vogliono far valere il loro diritto ad essere risarciti - scrivono da Altroconsumo - Chiediamo che la giustizia faccia la sua parte e offra un servizio efficiente ai cittadini. Occorre intervenire urgentemente perché la situazione potrebbe aggravarsi, visto che i consumatori che hanno diritto di aderire alla class action sono oltre 600 mila.
La buona notizia per Altroconsumo è che i consumatori si sono veramente attivati in massa per aderire alla class action con cui si richiede un risarcimento pari al 15% del prezzo d'acquisto dell'auto. Ora però l'associazione chiede al tribunale di attivarsi per accogliere in maniera fluida (ad esempio con un fax digitale) le richiste inviate dai cittadini.