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Rifugio di animali a Kiev gestito dall'italiano Andrea: sono arrivati gli aiuti partiti anche da Verona

Sono finalmente potuti essere consegnati gli aiuti alimentari al rifugio degli animali nella campagna attorno alla città di Kiev

Da ormai diversi giorni il volontario italiano Andrea Cisternino era bloccato, in preda ad una grave penuria di acqua e viveri, nel cuore della campagna intorno alla città di Kiev dove si trova il rifugio per animali che gestisce da tempo. Da qui era partito un suo accorato appello di aiuto e molte associazioni ed istituzioni si erano mobilitate per cercare di far arrivare dei viveri ed acqua a lui ed agli animali accolti nel rifugio, tra questi molti cani e gatti, ma anche cavalli, mucche e pecore.

In viaggio da Verona verso Kiev 178 quintali di pappe per 435 animali assediati senza cibo e acqua

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La consigliera comunale Laura Bocchi alla partenza degli aiuti da Verona

L'occupazione da parte dell'esercito russo della zona attorno al rifugio aveva reso pressoché impossibile la consegna degli aiuti, così come il rifornirsi autonomo da parte di Cisternino. Alcuni aiuti erano partiti lo scorso 23 marzo anche dalla città di Verona, grazie al Comune ed all'associazione Enpa. Il lungo viaggio era passato così dalla Polonia, poi Leopoli e infine era giunto nella perifeira di Kiev, a breve distanza dal rifugio, dove però tutto si era bloccato sino a quando la presenza dell'esercito russo ha impedito alla spedizione di proseguire.

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Andrea Cisternino e Claudio Locatelli - foto frame video Il giornalista combattente

Il "giornalista combattente", così come si descrive egli stesso sui social, Claudio Locatelli, ha realizzato in queste ore un breve video nel quale ha documentato la consegna da parte sua e di altri volontari dei beni alimentari di prima necessità al rifugio gestito da Andrea Cisternino. Tra gli innumerevoli scatoloni e pacchi di alimenti ed acqua che vengono consegnati, se ne vedono anche alcuni con lo stemma del Comune di Verona. Una buona notizia, in un contesto di guerra ancora molto complicato, ma che negli ultimi giorni ha visto le truppe russe procedere in ritirata dai territori attorno alla capitale dell'Ucraina. A supporto dell'operazione che ha visto la consegna degli aiuti al rifugio di Andrea Cisternino, oltre al governo italiano ed ucraino, vi sono l'associazione SaveUkraine e la Caritas Ucraina.

Nel frattempo i cadaveri di 410 civili sono stati ritrovati nella regione di Kiev recentemente lasciata dai russi. Lo ha riferito il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova, così come riportato dall'Ansa, durante un programma trasmesso su diversi canali televisivi ucraini. In merito sono giunte da poco le parole di condanna anche da parte del premier italiano Mario Draghi: «Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia - ha concluso il presidente del Consiglio Mario Draghi - condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini».

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