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Ciclista (poco) illuminato 2022: il 40% è senza luci. Fiab Verona: «Servono più serietà e severità da parte di tutti»

«Non ci stancheremo mai di ripetere che pedalare di sera senza rendersi visibili è un’azione sconsiderata e pericolosa», spiegano i volontari di Fiab Verona che nel frattempo hanno già donato ai ciclisti rabbuiati ben 200 coppie di luci

In linea con i risultati degli ultimi cinque anni, la rilevazione Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) "Ciclista Illuminato 2022" sull’uso delle luci tra i ciclisti veronesi in orario serale mostra «una situazione di perfetta stabilità, con un 40% di ciclisti impenitenti completamente spenti, privi cioè di ogni sorta di dispositivo di illuminazione (erano il 60% quando abbiamo cominciato la rilevazione nel 2011), e un 44-46% di ciclisti sostanzialmente illuminati (erano il 27% undici anni fa)». Lo rivelano le analisi condotte dai volontari di Fiab Verona che oggi, mercoledì 30 novembre, hanno presentato i dati delle loro rilevazioni. 

«Nel mezzo, - aggiungono i volontari di Fiab - una platea di "poco illuminati" che esibiscono soltanto la luce anteriore o soltanto quella posteriore, che di anno in anno si riduce o si allarga a favore degli spenti o degli illuminati. Non ci stancheremo mai di ripetere che pedalare di sera senza rendersi visibili è un’azione sconsiderata e pericolosa». Da parte di Fiab Verona vengono poi evidenziati anche alcune tendenze di miglioramento: «La nota positiva è data dal considerevole aumento dei passaggi contati martedì 8 novembre dalle 17.20 alle 18.50 ai quattro varchi di accesso/uscita dalla città (Ponte Nuovo, Ponte della Vittoria, Piazzale XXV Aprile, Corso Castelvecchio): ben 1.212, mai così tanti dal 2012 (1.363). A Ponte nuovo la situazione migliore, con "soltanto" il 29% di spenti, negli altri tre varchi situazioni equivalenti attorno al 40%».

Ciclista illuminato novembre 2022 - Fiab Verona

L'encomiabile attività condotta dai volontari di Fiab Verona consta anche di alcuni doni in abbondante anticipo sul Natale: «Durante la serata abbiamo regalato quasi 200 coppie di luci, alcune di "primo prezzo" e tante altre di buona qualità, grazie al contributo di "Trek Bycicle" di Via Roveggia. È la prima volta che un’azienda privata ci sostiene. - spiegano i rappresentati di Fiab Verona - Come volontari facciamo tutto questo in maniera assolutamente disinteressata e gratuita, sempre col sorriso sulle labbra. Questi nostri sforzi ricordano tuttavia la fatica di Sisifo se si pensa che ogni giorno moltissimi modelli di biciclette (ad esempio i modelli semisportivi ma spesso usati anche in urbano come le mountain bike) escono dai rivenditori perfettamente nudi, cioè privi di dispositivi di illuminazione». 

Ciclista illuminato - Fiab Verona - Confronti 2011-2022

Da parte dei volontari dell'associazione le indicazioni che arrivano affinché le cose possano migliorare sono abbastanza chiare: «Se vogliamo vincere questa battaglia per la sicurezza, è necessario che tutti, nessuno escluso, facciano la propria parte: gli utenti col dotare le biciclette dei previsti requisiti nelle situazioni di scarsa visibilità (tra cui le luci funzionanti e catarifrangenti alle ruote), i rivenditori nel dotare le biciclette di un impianto d’illuminazione adeguato al loro uso, e le istituzioni nell’aumentare i controlli e le necessarie conseguenti sanzioni sulla strada».

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