Chiusura filiali di Poste Italiane: 9 uffici in provincia di Verona sono ancora a rischio
Poste Italiane conferma al sindaco di Monteforte d'Alpone la chiusura della sede di Costalunga e il primo cittadino è pronto a dare battaglia insieme ai colleghi degli altri comuni coinvolti
A marzo 2015 era stato dato l'annuncio della chiusura di 11 uffici postali in provincia di Verona, ma viste le polemiche e le proteste scaturite, Poste Italiane aveva deciso di rivedere la questione. Tuttavia, nove filiali sono ancora a rischio chiusura e una delle vittime sarà l'ufficio di Costalunga, frazione di Monteforte D'Alpone. Il primo cittadino, infatti, ha ricevuto una lettera che annuncia la chiusura definitiva della piccola filiale, che dovrà serrare i battenti dal 7 settembre 2015.
Al quotidiano L'Arena, il sindaco Gabriele Marini ha annunciato che "assieme agli altri sindaci valuteremo un ultimo, estremo tentativo". Le altre filiali in via di chiusura sono Pesina e Spiazzi di Caprino, San Briccio di Lavagno, Pacengo di Lazise, Sandrà di Castelnuovo del Garda, Coriano di Albaredo d'Adige, Asparetto di Cerea, Cà degli Oppi di Oppeano, Correzzo e San Pietro in Valle di Gazzo Veronese. Salvo, ma con orari ridotti, l'ufficio postale di Selva di Progno, anch'egli condannato con le altre filiali a marzo.
Sempre su L'Arena, il sindaco di Monteforte d'Alpone continua: "Sono amareggiato anche se di recente la responsabile dell'Associazione nazionale dei Comuni aveva incontrato il responsabile Triveneto di Poste e si era capito che la decisione era presa. E questo nonostante le mille firme raccolte a Costalunga, la mobilitazione dei sindaci, del presidente della Provincia e di alcuni parlamentari. Per come sono andate le cose è l'ennesima imposizione dall'alto che violenta il territorio dopo incontri ai quali i sindaci hanno finito con l'essere solo dei convitati di pietra". Purtroppo, via via tutti i comuni coinvolti riceveranno la stessa comunicazione da Poste Italiane.
