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Chirurgo con la terza media condannato a Verona ci riprova in Romania

Le sue iniziali sono M.P. e nel 2011 aveva patteggiato anno e mezzo di reclusione per utilizzo di false generalità ed esercizio abusivo della professione medica. Con lo pseudonimo di Matthew Mode si sarebbe ripetuto in Romania

Un'inchiesta giornalistica del quotidiano romeno Libertatea, rilanciata in Italia da Ansa, ha scatenato un caso attorno ad un cittadino veneto di 39 anni. Le sue iniziali sono M.P., ma in Romania aveva cambiato nome, facendosi chiamare Matthew Mode.

M.P. era noto nel nostro Paese per una pena di un anno e mezzo di reclusione patteggiata nel 2011 nel tribunale di Verona per utilizzo di false generalità ed esercizio abusivo della professione medica. In pratica, si era attribuito l'identità di un medico e aveva praticato trattamenti estetici, pur avendo solo la terza media.

Con lo pseudonimo di Matthew Mode, M.P. avrebbe ripetuto lo stesso trucco in Romania. Avrebbe falsificato documenti e avrebbe appeso alle pareti del suo studio titoli totalmente falsi sempre per praticare la professione medica e guadagnare attraverso operazioni di chirurgia estetica. E non solo nel suo studio, perché il 39enne si sarebbe fatto pubblicità anche attraverso i social network.

A tradire Matthew Mode sarebbe stata la sua stessa incapacità. Le infermiere che lo assistevano durante gli interventi lo hanno notato impacciato anche solo in quei protocolli minimi, come il lavarsi le mani e l'indossare i guanti prima di un'operazione. Inoltre, sempre le infermiere hanno rivelato che un intervento di routine, che generalmente impegna un medico per un'ora, sarebbe stato portato a termine dal sedicente chirurgo in quattro ore.

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