Chievo Verona in tribunale, accolta la richiesta di concordato preventivo
Una richiesta che a ottobre era stata fatta anche dall'azienda dolciaria Paluani, la quale detiene oltre l'80% delle quote del club gialloblù
Come anticipato da alcuni quotidiani economici alla fine del 2021, è stata accolta la richiesta di concordato preventivo del Chievo Verona.
Verso la metà dello scorso mese di dicembre, i soci del club gialloblù sparito dal calcio professionistico l'estate scorsa hanno chiesto l'ammissione al concordato, vista la mole debitoria accumulata. Una richiesta che a ottobre era stata fatta anche dall'azienda dolciaria Paluani, la quale detiene oltre l'80% delle quote del Chievo.
Come per la Paluani, il Tribunale di Verona ha ammesso la richiesta di concordato presentata dal Chievo, nominando due commissari giudiziali e dando tempo fino al 16 marzo per presentare un piano in cui siano illustrati tempi e modalità di risanamento del bilancio.
Nella richiesta di concordato preventivo, il Chievo Verona ha spiegato che il motivo scatenante della sua crisi è stata la mancata ammissione della squadra al campionato di Serie B. Campionato a cui la società aveva chiesto di iscriversi. L'iscrizione però non è stata accettata, accelerando così la parabola discendente del club.