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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Chiara chiede la donazione degli organi per il fratello morto a Barcellona

"Non è questo il modo di vivere - ha dichiarato la sorella di Luca Russo - dobbiamo avere la libertà di viaggiare, di conoscere il mondo. Spero che i ministri europei cerchino di difenderci, di salvaguardare questo nostro diritto. Ho chiesto che i tessuti di Luca vengano donati"

"Non voglio che mio fratello diventi un numero fra tanti, deve cambiare qualcosa". Lo ha dichiarato all'Ansa Chiara Russo, la sorella di Luca, il giovane di Bassano del Grappa ucciso nell'attentato a Barcellona.

"Non è questo il modo di vivere - aggiunge - dobbiamo avere la libertà di viaggiare, di conoscere il mondo. Spero che i ministri europei cerchino di difenderci, di salvaguardare questo nostro diritto".

Chiara, che vive a Verona ed è tirocinante presso il polo chirurgico Confortini, riferisce di aver ricevuto ieri due telefonate dal ministro degli esteri Angelino Alfano. "Al ministro - aggiunge - ho chiesto che gli organi e i tessuti di Luca possano essere donati e lui mi ha assicurato di aver già inoltrato la sollecitazione a Madrid. Lo dico sempre in ospedale ai parenti - conclude Chiara -. Donare gli organi significa dare al proprio congiunto la possibilità di continuare a vivere in qualcuno che di quegli organi ha bisogno".

Luca Russo vittima italiana dell'attentato di Barcellona aveva 25 anni, era originario di Marostica e abitava a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza. Si era laureato in Ingegneria all'università di Padova. Il giovane era nella città catalana con la ragazza, rimasta ferita ma al momento non in gravi condizioni fisiche.

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