In chat capisce che l'amica vuole suicidarsi e riesce a farla salvare dalla polizia
Ha avuto un finale lieto la vicenda che ha toccato una ragazza cinese, studentessa presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, che è stata salvata dagli agenti delle Volanti prima di poter compiere il gesto estremo
Nella nottata tra il 14 e il 15 aprile uno studente cinese residente nel Regno Unito, dal tono di una conversazione in chat con una connazionale, studentessa presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, ha intuito che questa potesse suicidarsi.
Immediatamente il ragazzo, preoccupato dalle parole sul social network per l’incolumità dell'amica, ha cercato di contattare la Polizia della città di Verona, mandando erroneamente una mail alla Polizia del “Verona Police Department”, nel New Jersey.
La Polizia dell’omonima cittadina statunitense, compreso l’errore, ha allertato il collaterale organo Interpol di Washington, il quale ha inviato un messaggio urgentissimo alla Sala Operativa Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Di conseguenza la SOI ha ttivato la Questura scaligera, che immediatamente ha mandato il personale delle Volanti presso l’indirizzo segnalato. Giunti tempestivamente sul posto gli agenti sono riusciti ad individuare l’appartamento abitato dalla ragazza cinese, e dopo aver insistentemente suonato il campanello, vla giovane donna ha aperto loro la porta. Quest’ultima è apparsa intorpidita, poco lucida e con le vene dei polsi parzialmente recise. Sul tavolo è stato rinvenuto un flacone di diazepam, psicofarmaco con proprietà ansiolitiche e sedative. La giovane ha accettato di farsi accompagnare da personale del 118 al Pronto Soccorso per i relativi accertamenti e le eventuali cure.
Il rapidissimo passaggio di informazioni a livello internazionale e l’immediata sinergia con la Questura di Verona hanno salvato la vita della giovane studentessa.
