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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Centri massaggi a luci rosse: gli inquirenti pensano ad un'organizzazione

L'indagine che portato al sequestro dei 14 centri veronesi non è ancora finita. Si cerca ora una possibile regia che coordinasse la rete

Un giro d'affari di oltre 50 mila euro per ogni esercizio, "dipendenti" ricompensate con stipendi da 2000 euro al mese: sono le cifre dell'operazione che ha portato all'arresto di 14 gestori di centri massaggi orientali, dove in realtà si svolgeva un'attività di prostituzione. 

10 di questi centri si trovano nelle mura cittadine, mentre gli altri 4 si dividono tra San Bonifacio, Villafranca e San Martino Buon Albergo. L'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gup Laura Donati, ai danni dei 14 gestori cinesi, è dovuta alle accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravate dal rapporto di lavoro esistente tra titolari e dipendenti. 

Le indagini però non finiscono qua: gli inquirenti infatti satnno verificando che questi centri non siano collegati tra loro, formando una vera e propria rete. In quel caso si parlerebbe allora di una vera e propria organizzazione che gestisce sia il traffico di ragazze dalla Cina che il loro lavoro. 

Implicato nella vicenda anche un bed & breakfast gestito da una donna sudamericana, che si trova in piazzale Olimpia, vicino ad uno dei centri sequestrati. Gli investigatori hanno notato un gran via vai anche da quelle stanze e hanno così scoperto il bed & breakfast Oshun era una casa d´appuntamenti. Anche quella struttura è stata sequestrata e la titolare è stata denunciata a piede libero. Sono state trovate anche 4 giovani che sono state indentificate

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