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Cronaca

Centralina del tir modificata per risparmiare ma inquina di più: multa e sequestro

È quanto rilevato dalla polizia locale del Camposampierese su un mezzo pesante di proprietà di una ditta scaligera, condotto da un autista di origine tunisina

Per ingannare il sistema di alimentazione e risparmiare, avrebbe acquistato una centralina illegale, poi collegata e nascosta al suo camion. Come raccontano i colleghi di PadovaOggi però, l'uomo sarebbe stato smascherato dalla polizia locale del Camposampierese, che ora vuole capire se l'autista abbia agito con la complicità di qualcuno.

Risparmio al prezzo di un maggiore inquinamento

La vicenda risale a mercoledì, quando un mezzo pesante di una ditta di autotrasporti veronese è stato fermato nella zona industriale di Arsego, in provincia di Padova, con alla guida un dipendente di origini tunisine. Gli agenti patavini, setacciando il tir, hanno scovato il dispositivo illegale, nascosto nel vano porta fusibili e avvolto da cavi elettrici. Si tratta di una centralina che si applica a quella originale per ingannare il sistema AdBlue, obbligatorio sui mezzi pesanti insieme a un particolare additivo: insieme trasformano gli inquinanti in sostanze meno dannose per l'ambiente e se il camion sta producendo emissioni troppo alte il sistema ne diminuisce velocità e potenza. La centralina illegale dunque avrebbe avuto il compito di confondere quella vera e bloccare l'immissione dell'additivo (risparmiando sul costo), impendendo al mezzo di rallentare. Il risvolto della medaglia è però pesante, perché in questo modo il camion scarica grandi quantità di inquinanti, tanto che un veicolo Euro 6 può inquinare quanto un Euro 0.

Indagini e dubbi

È scattato immediatamente il sequestro del mezzo e il ritiro della carta di circolazione, mentre l'autista ha ricevuto una multa di 422 euro. Il risparmio ottenuto illegalmente influisce sul proprietario del camion, che limita il rifornimento dell'additivo e beneficia di accise e pedaggi per mezzi che sulla carta sono poco inquinanti, ma che in realtà hanno immissioni altissime. Per questo motivo le forze dell'ordine hanno interrogato i titolari, i quali si sarebbero dichiarati all'oscuro di tutto. Avrebbero spiegato di aver comprato il camion da poco: la colpa dunque sarebbe dell'autista di origini nordafricane o del precedente proprietario, ma per riavere il tir dovranno ripristinare il sistema AdBlue. Un'operazione che potrebbe costare anche migliaia di euro.

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