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Cronaca

Caso Glaxo: "Verona non respingere gli investitori"

Sarebbe auspicabile che la Regione investisse nel parco scientifico

Sui quotidiani locali è apparsa la notizia dell’interessamento della multinazionale Aptuit a rilevare il centro ricerche della Glaxo. A lato della positiva notizia il presidente di GSK Italia Luc Debruyne ricorda di aver ipotizzato, dopo la notizia-shok della chiusura del centro veronese, due alternative: la costituzione di un parco scientifico con soggetti pubblici e privati o la cessione ad un unico soggetto in grado di sviluppare le attività di ricerca.

E’ molto triste che, di fronte a questo auspicio, gli enti pubblici veronesi abbiano volontariamente abbandonato la prima alternativa. E’ della settimana scorsa la decisione del Comune di Verona di uscire dalla società del Parco Scientifico e Tecnologico spa. Segue ad analoga decisione della Provincia. Ci saremmo aspettati dagli Enti pubblici veronesi (Comune e Provincia, ma anche Camera di Commercio, Università e Consorzio ZAI, tutti soci del Parco Scientifico) una maggiore responsabilità di fronte al problema Glaxo, al di là delle belle parole della politica ufficiale: va bene chiudere la società del Parco Scientifico, che ha prodotto solo perdite, ma le altre due società gemelle in Veneto (il Parco Galileo a Padova e il parco Vega di Venezia) sono efficienti, forse perché i loro soci ne hanno affidato la guida a personaggi di alto profilo (l’ex presidente degli industriali veneti Rossi Luciani), mentre i veronesi hanno optato…per uno sconosciuto! (si intende al mondo dell’impresa, ma non a quello politico essendo di pura fede leghista).

Speriamo che la Aptuit rilevi il Centro Glaxo veronese. Ma offriamo una alternativa agli investitori in ricerca e innovazione tecnologica, magari proponendo al neo-governatore Zaia la fusione dei tre Parchi Scientifici del Veneto, con l’intervento della Regione. Ma non aver neppure richiesto l’intervento regionale, nonostante l’omogeneità politica, ne aggrava l’effetto negativo. I ricercatori veronesi (ex)Glaxo non possono solo affidarsi al salvataggio di altre multinazionali. Le istituzioni pubbliche diano un concreto segnale di sostegno, smarrito dopo la loro ingloriosa uscita dal Parco Scientifico spa.

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