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Cronaca Centro storico / Via Cappello

Casa di Giulietta tra maleducazione e sporcizia. PD: "Continua il degrado"

Paradossalmente, il sito è sorvegliato anche da forze speciali perché potenziale bersaglio del terrorismo. Ma c'è disorganizzazione negli accessi e anche assorbenti sui muri

Sembra quasi un paradosso, ma accade anche questo nel centro storico di Verona. Da una parte le forze speciali, armate di tutto punto e pronte a intervenire in caso di pericolo terrorismo. Dall'altra il mix tra maleducazione e scarsi controlli che rovinano la Casa di Giulietta.

Forse le parole del prefetto Mulas, che ha chiesto di garantire la sicurezza con discrezione, non sono state percepite da tutti. Anche se non si può chiedere ad un'unità che presidia i luoghi potenzialmente a rischio del centro di operare senza il necessario equipaggiamento.

Ma se la vista degli uomini in divisa può anche essere rassicurante, vedere la sporcizia e la disorganizzazione alla Casa di Giulietta fa solo aumentare l'indignazione. Come quella espressa dal consigliere comunale PD Fabio Segattini: "Una calca disumana che ostruisce completamente la via, nemmeno l’ombra di un vigile (ma anche ci fosse sarebbe un ago in un pagliaio), giovani che si arrampicano sulle inferriate per lasciare più in alto di tutti il loro indelebile messaggio d’amore mettendo a repentaglio la loro sicurezza e quella degli altri visitatori. Non da ultimo, come testimoniano i post di alcune guide turistiche, sono perfino tornati gli assorbenti igienici appiccicati ai muri. Dopo tanto chiacchiere sulla riorganizzazione degli accessi, è questa l’immagine che si continua ad offrire ai veronesi ed ai turisti della Casa di Giulietta in via Cappello".

Dal Comune giungono rassicurazioni poco dettagliate. Si parla di essere vicini ad una soluzione per rendere più ordinato e gradevole uno dei siti più visitati di Verona, ma intanto la Casa di Giulietta "continua ad essere la solita bolgia infernale e un pessimo biglietto da visita per la città - continua Segattini - Un governo cittadino che si rispetti dovrebbe dare delle risposte su una situazione che misura non solo la capacità di accoglienza e di ricettività della città, ma anche la capacità di garantire la sicurezza dei cittadini. Invece dopo mesi e anni di diatribe sul nuovo accesso dal teatro Nuovo, l'amministrazione dilaniata dai conflitti interni ha sepolto la questione, buttando al vento, tra l’altro, un'ottima occasione di introiti per le casse comunali. Il teatrino della politica ha chiuso baracca e burattini ma i problemi restano e si aggravano".

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