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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Caro Governo, hai ancora tre anni, usali bene

La lotta interna al Pdl non deve far distogliere l'attenzione dai reali problemi

C'era una volta Alleanza nazionale. Aveva i "circoli" sul territorio. Servirono, in un primo momento, a distinguere coloro i quali aderivano ad Alleanza nazionale dai militanti del MSI, inquadrati nelle Sezioni territoriali. Poi Alleanza nazionale divenne un tutt'uno con il MSI, che si sciolse, e rimasero i circoli come punto di riferimento. La scelta, felice, fu di Gianfranco Fini. Correvano i primi anni '90. C'era una volta Forza Italia ed il suo fondatore, Silvio Berlusconi, lanciò i "Clubs" sul territorio: e fu una scelta vincente.

Correvano sempre i primi anni '90. Circoli di AN e Clubs di Forza Italia erano, agli inizi, AUTONOMI. Luoghi di incontro dei sostenitori dei due partiti, di sostegno alle campagne elettorali, di militanza disinteressata. Poi, poi i circoli di AN vennero "militarizzati", persero autonomia e divennero sempre più simili alle vecchie sezioni di partito. Per i Clubs di Forza Italia, invece, la sorte fu diversa. restarono autonomi, ma persero di importanza, divennero piano piano irrilevanti nelle scelte politiche di FI.

Così irrilevanti che il capo, Silvio Berlusconi, ad un certo punto, invece di rivitalizzarli, affidò ad una imprenditrice, che oggi fa il Ministro ed ha i capelli rossi, il compito di lanciare sul territorio dei "circoli", i circoli di Michela Brambilla.

Acqua sotto i ponti ne è passata. L'idea di fondere i due partiti, AN e FI, si è realizzata nel progetto del predellino, ed è nato il Popolo della libertà. Ora che l'unione è fatta, i capi non vanno più d'accordo ed il disagio del militante e dell'elettore è palpabile. Oggi, e siamo nel maggio del 2010, Gianfranco Fini lancia i "Circoli di generazione Italia", con un video messaggio in cui dice tra l'altro che Generazione Italia è dentro il PDL e che i circoli sono aperti a chi vuol fare "buona politica", con "buone idee".

Quindi Fini cerca nuovi militanti, disinteressati, quelli che servono quando c'è l'emergenza, quelli di cui ci si dimentica qundo c'è da gestire il potere. Le buone idee degli anni '90 non sono buone idee nel 2010. Ed ora, diciamocelo, così, tra di noi. Molti di noi continueranno a votare il centro destra non perchè lo meriti, ma perchè il centro sinistra lo merita di meno.

Miei grandi capi, avete tre anni di tempo. Usateli per le riforme. Suggerimento numero uno: non potete abbassare le tasse perchè... perchè e perchè? E allora, almeno, semplificate la vita al contribuente: ce lo avevate promesso. Secondo suggerimento: non abbassate le tasse? Già, lo sappiamo, ed allora, incentivate il lavoro dipendente ed autonomo. Terzo: la legge elettorale non è adeguata. Dai, dai, uno sforzino, rinunciate ad una fettina di potere e cambiatela. Quarta proposta: le grandi opere, si, sono utili, ma... fatene 4 o 5 e fatele, non iniziatene tante senza finirle. Infine il federalismo. Ci credete? Ed allora provateci. Fatelo, magari anche quello fiscale.

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