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Cronaca San Michele / Via San Michele

La situazione è sempre più grave nel carcere di Montorio: infuria la polemica

Dagli addetti ai lavori, al mondo della politica, arrivano contestazioni sulla situazione della casa circondariale veronese, all'interno della quale negli ultimi due giorni sono stati registrati episodi allarmanti

Due incendi in 48 ore, con 24 agenti in totale rimasti intossicati, oltre ad un detenuto ed un altro agente colpiti con uno sgabello. La situazione nel carcere di Montorio è sempre più preoccupante e gli episodi degli ultimi giorni hanno fatto scattare nuovi campanelli d'allarme e sollevato polemiche da parte degli addetti ai lavori e del mondo della politica. 
Con queste parole infatti si è espresso Donato Capece, segretario generale del Sappe:

Alcuni detenuti hanno dato fuoco alle celle rendendosi responsabili di un grave episodio che poteva avere, come in parte ha avuto, gravissime conseguenze. I detenuti irresponsabili hanno incendiato tutto ciò che era nella loro disponibilità all’interno della cella: materassi, cuscini, tavoli, sgabelli e armadietti. Ancora una volta poteva essere una tragedia, sventata solo grazie al tempestivo intervento dei poliziotti. Quel che accade ogni giorno nel carcere di Verona è sintomatico di una ingovernabilità e di una disorganizzazione da parte del direttore del carcere e del comandante del reparto di polizia penitenziaria rispetto alle quali l’amministrazione della giustizia regionale e nazionale non possono continuare a restare inerti ma devono quanto prima avvicendarli con altri dirigenti e funzionari evidentemente più stimolati professionalmente. Chiediamo un’ispezione al ministro Orlando.

Rincara la dose anche il segretario regionale per il Triveneto dell’Uspp Giulio Pegoraro. Ecco le sue parole riportate dal quotidiano L'Arena:

I detenuti hanno incendiato beni che pagano tutti i cittadini. Le fiamme sprigionatesi in pochi istanti, hanno generato un fumo denso ed acre che in brevissimo tempo ha saturato le stanze per interessare poi l’intera sezione detentiva. Gli agenti immediatamente intervenuti sul posto, dopo aver tratto in salvo i detenuti, hanno provveduto con l’ausilio di estintori e manette antincendio a domare le fiamme che nel frattempo si erano estese a buona parte delle celle. 

Sull'episodio è intervenuto anche il deputato veronese del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo: 

Sui fatti avvenuti presso l'istituto penitenziario veronese, ormai giornalieri, occorre un focus per risolvere definitivamente i problemi. Considero grave quanto sta accadendo presso la struttura carceraria di Montorio ed in particolare che siano in pericolo gli agenti della Polizia Penitenziaria. I "danni collaterali", ovvero l'intossicazione da fumo e adesso le aggressioni mi suggeriscono una domanda: sono state attivate tutte le precauzioni nel corso dell'intervento per tutelare la salute degli agenti? Diversamente, penso proprio che il problema sia più grande di quanto conosciamo ad oggi. Non e' la prima volta che vi sono episodi e tutti caratterizzati da gravi minacce verso il personale di vigilanza. Ritengo prioritario garantire la sicurezza del personale in servizio. I resoconti giornalistici ed i comunicati stampa lasciano molti dubbi. E' giunto il momento di soddisfare le richieste del personale in modo da superare le difficoltà che sono state pubblicamente manifestate e che, a quanto pare, creano una condizione lavorativa non ottimale. Anche il Dipartimento deve fare la propria parte. E' necessario approfondire gli aspetti segnalati per avviare ogni utile iniziativa al fine di corrispondere le esigenze di sicurezza desiderate dal personale. 

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