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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Michele / Via San Michele

Violenza nel carcere di Montorio. Colpiti un detenuto e un agente: altri 12 i feriti

Il Segretario Generale UILPA Penitenziari Angelo Urso, ne dà notizia tramite un comunicato: "In pratica risulta che alcuni detenuti di origine straniera abbiamo dapprima colpito alla testa con uno sgabello un altro detenuto, poi colpito un Agente"

Dopo i fatti del 12 ottobre relativi all’incendio appiccato all’interno del carcere Verona che hanno determinato conseguenze per dodici unità di Polizia Penitenziaria, oggi è stato registrato l’ennesimo episodio di violenza.
A darne notizia è il Segretario Generale UILPA Penitenziari, Angelo Urso:

In pratica risulta che alcuni detenuti di origine straniera abbiamo dapprima colpito alla testa con uno sgabello un altro detenuto, poi colpito un Agente, con lo stesso sgabello, lanciandoglielo addosso, ed infine dato fuoco all’interno di alcune celle.
Sembra che all’origine dei fatti ci sia una protesta nei confronti dell’Amministrazione.

Il personale di Polizia Penitenziaria è prontamente intervenuto per portare alla normalità la situazione e scongiurare conseguenze per i protagonisti dell’insano gesto e per gli altri detenuti presenti in sezione.

Sembra che il detenuto colpito – continua Urso – abbia ricevuto le cure del caso presso l’infermeria e che nessun altro detenuto non abbia riportato conseguenze. Il personale, però, ha riportato conseguenze al punto che una decina di unità è dovuta ricorrere a cure sanitarie, alcuni anche in via d’urgenza e a mezzo ambulanza.

Le reale dinamica dei fatti è in corso di accertamento da parte della Autorità competenti.

Per quanto ci riguarda rileviamo ancora una volta che il personale, nonostante le denunce sindacali, è dovuto intervenire privo di qualsivoglia dispositivo di protezione individuale.
Dobbiamo ribadire quindi, conclude Urso, l’urgente necessità che il Prefetto, il PRAP e il DAP prendano atto che a Verona è necessario un adeguato intervento al fine di comprendere per quali ragioni si ripetono eventi critici di tale gravità e quale accorgimenti adottare.
Più in generale, invece, l’Amministra Penitenziaria dovrebbe avviare una seria riflessione su quelli che sono (non) i provvedimenti adottati a tutela dell’incolumità fisica del proprio personale e quali modelli formativi vengono attuati al fine di garantire nozioni operative adeguate.

Secondo le agenzie, le celle andate a fuoco sarebbero in tutto 2, mentre sono 12 i poliziotti rimasti intossicati. 

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