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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Zai / Viale del Commercio

Carabinieri sventano un furto prima ancora che le vittime lo denuncino

In tre avevano da poco rubato 47 capi d'abbigliamento al negozio Zara de Le Corti Venete. I militari li hanno arrestati e hanno restituito la refurtiva alla proprietaria e alle commesse che non si erano accorte di nulla

I carabinieri veronesi sono diventati ormai più rapidi delle vittime e da un semplice controllo sul territorio sono riusciti a restituire la refurtiva, prima ancora che il furto venisse denunciato.

Tutto è nato da un semplice pattugliamento attuato verso le 20,30 di martedì 21 giugno dai militari della Stazione di San Martino Buon Albergo che, insospettiti dal conducente di un'auto in sosta vicino al centro commerciale Le Corti Venete, hanno proceduto con un controllo più approfondito.

L'uomo al volante, iniziali M.I. classe '88 di nazionalità rumena, si è innervosito e dopo un po' i carabinieri hanno capito perché. Nel bagagliaio sono stati trovati 47 capi d'abbigliamento rubati, con ancora la placca anti-taccheggio e alcuni con l'appendino del negozio

I carabinieri hanno portato l'uomo in caserma e hanno notato che il suo cellulare continuava a squillare. I militari hanno così sospettato che insieme a lui ci fossero dei complici e dopo un po' di tempo sono tornati nel luogo dove era parcheggiata l'auto, una Ford Mondeo con la targa di Cremona. Lì hanno trovato altri due soggetti, sempre di nazionalità rumena, risultati essere anche loro colpevoli del furto. I due sono A.C.P. del '97, l'unico senza precedenti penali, e N.M. del '74.

Il particolare sorprendente è che i carabinieri hanno riportato i 47 capi d'abbigliamento al negozio di Zara, dove le commesse e la proprietaria non si erano ancora accorte del furto, ma hanno confermato che la refurtiva apparteneva a loro.

Durante la notte i carabinieri hanno ricostruito il modo con cui i ladri erano riusciti a colpire senza farsi notare. Avevano prima preparato delle buste speciali, con strati e strati di carta stagnola e altro materiale per schermarle dai sensori. Per passare inosservati non si facevano mai vedere tutti e tre insieme ma si muovevano singolarmente, entrando nel negozio e riempiendo le buste con la merce che volevano rubare. Dopo di che, uscivano indisturbati e raggiungevano il parcheggio sotterraneo dove caricavano i vestiti rubati in macchina e ripartivano per un nuovo carico. 

Il valore della merce che avevano tentato di rubare era di 2.000 euro.

I tre hanno confessato e ieri, 22 giugno, sono stati processati per direttissima. Per loro il giudice ha deciso per la custodia cautelare in carcere.

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