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Cronaca Sona

Pessime condizioni igieniche: cani, gatti e un canarino sequestrati a Sona

Il Gruppo Carabinieri Forestale li ha rinvenuti segregati all'interno di una casa isolata a disposizione di una volontaria animalista di origini abruzzesi, che ora è indagata per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura

31 cani, 9 gatti ed un canarino nei giorni scorsi sono stati sottoposti a sequestro preventivo dal Gruppo Carabinieri Forestale di Verona, su ordine del Gip Laura Donati, per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura (ex art. 727 Codice Penale). Gli animali infatti sono stati rinvenuti segregati all'interno di un'abitazione isolata del Comune di Sona, residenza di F.I., volontaria animalista di origini abruzzesi.

Già sequestrate in quell'occasione su ordine del Pm Maria Federica Ormanni, le 41 creature sono state trovate rinchiuse all'interno delle stanze dell'edificio a due piani nella disponibilità di F.I., in condizioni di detenzione talmente degradate, dal punto di vista igienico-sanitario, da evidenziare da un lato come fossero lì confinati da diverso tempo e dall'altro come l'edificio non potesse costituire l'effettiva residenza della volontaria abruzzese. 
La prima circostanza è stata confermata dai sopralluoghi effettuati nel mese di novembre dalla Polizia giudiziaria, la quale aveva accertato come dall'abitazione, sempre trovata chiusa, provenisse un forte odore di deiezioni animali nonché abbai e guaiti di numerosi animali, che si intravedevano dalla portafinestra a vetri di ingresso e che apparivano in maniera evidente in numero molto superiore a quello dei 10 cani intestati regolarmente a F.I..
Prive di riscaldamento, ingombre di rifiuti e sature di un'odore nauseabondo a causa delle innumerevoli feci, urine e vomito presenti sui pavimenti e sulle cucce destinate agli animali, a stretto contatto con il mangime sparso ovunque unitamente all'assenza di rifornimenti d'acqua: così i carabinieri hanno trovato le stanze dell'edificio, apparse dannose per il benessere psicofisico delle creature sequstrate, soprattutto tenendo presente anche il fatto che almeno un terzo di essi, per lo più anziani o malati, proveniva da canili del sud, dai quali alcune volontarie li avevano fatti uscire con la speranza di un destino migliore con adozione in famiglia.

Animali in pessime condizioni igieniche a Sona: le foto dei carabinieri

Purtroppo però nessuno aveva controllato il sito di destinazione e le volontarie si erano affidate a poche foto postate dall'indagata sui social, che ritraevano alcuni degli animali sequestrati liberi nell'ampio giardino antistante l'abitazione, prato sul quale, secondo il proprietario dell'immobile che quotidianamente si recava sul posto, solo in qualche occasione si erano visti due o tre cani aggirarsi liberi.

Ospitati e accuditi sin dai primi momenti presso il Canile Sanitario nonché presso il Rifugio ed il Gattile dell'Enpa di Verona, le creature sono ora in attesa di affidi selezionati, a cura delle locali associazioni di tutela animale Lav ed Enpa. Sono in corso le indagini tese ad accertare la provenienza dei numerosi animali privi di microchip di identificazione o illegittimamente introdotti in Regione Veneto.

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