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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cancello e recinzione per i nuovi campi rom

La riqualificazione di due insediamenti voluta da Tosi mette d'accordo tutti

Tosi lancia la riqualifica del campo nomadi a Forte Azzano e di quello di piazza Atleti Azzurri d’Italia. Il progetto prevede una costante azione di censimento e controllo della popolazione da parte degli ufficiali di polizia e dei servizi demografici per regolarizzare la permanenza della comunità nomade, con una particolare attenzione per i minori.

“Quello di Forte Azzano è un campo nomade storico, nel quale si trovano attualmente 12 nuclei familiari, per un totale di 70 persone, di cui 12 minori, tutti cittadini italiani presenti in loco già dagli anni Ottanta e che in passato esercitavano l’attività di giostrai e affini –ha ricordato il sindaco Tosi- Quando si tratta di sicurezza, legalità, di vivere nel rispetto delle regole come nel caso di Forte Azzano, ritengo sia doveroso operare la riqualifica della zona”.

L’assessore ai Servizi Demografici Daniele Polato ha aggiunto che “il progetto è finanziato interamente dal Ministero degli Interni con un milione e 400mila euro. Questi sono ripartiti in 400mila per Forte Azzano, 800mila per piazzale Atleti Azzurri e i restanti 200mila per le spese derivanti da censimenti, controlli e verifiche. Si tratterà di costruire piazzole di sosta, demolendo quelle che non risulteranno idonee, rifacimento delle fognature, realizzazione di allacciamenti alle reti elettriche ed idriche. I lavori prevedono anche l’estirpazione delle piante di vegetazione spontanea, la recinzione dell’area e la realizzazione di un accesso protetto con sbarra apribile”.

Parole di elogio per il progetto sono arrivati dal Prefetto Perla Stancari, che ha fatto da intermediario tra il Comune e Roma: “L’intento è quello di combattere il disagio sentito creando un clima di conoscenza ed integrazione. Si stanno investendo risorse ed energie, ma anche speranze per diminuire le situazioni di conflittualità”.

Parole di approvazione sono arrivate anche dal centrosinistra, l’unica voce fuori dal coro è stata quella del consigliere Roberto Fasoli
che, nonostante approvi il progetto ha definito eccessiva la recinzione “perché potrebbe essere vista come mancanza di fiducia da parte dell’amministrazione”. Il consenso è giunto anche da Carla Osella, il presidente dall’Aizo, l’Associazione nazionale zingari oggi, che ha “auspicato una costruzione di un villaggio per la comunità dei sinti, come sta accadendo per la provincia autonoma di Trento”.

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