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Cronaca

Dopo un anno di successi il Calv sceglie il suo nuovo presidente

Fatturato in aumento dell'8% per il Consorzio Agrario Lombardo Veneto e idee chiare per il futuro: filiere corte e qualità al primo posto. Queste sono le premesse da cui vuole partire Claudio Valente

L’agricoltura italiana ha vissuto un 2011 non certo positivo, con un decremento del Pil di mezzo punto percentuale. In netta controtendenza il Nordest, con il primario che ha fatto registrare un balzo in avanti di oltre il 2%. Dati che spiegano e si spiegano anche con il successo di strutture quali il Consorzio Agrario Lombardo Veneto, che ha chiuso l’esercizio con un fatturato in crescita dell’8% rispetto al 2010. Il Calv ha ufficializzato a metà giugno i suoi dati di bilancio e contestualmente ha presentato il nuovo presidente, Claudio Valente, dando la netta sensazione di non voler arrestare il proprio percorso di espansione, annunciando nuove linee di sviluppo.

Nel 2011 l’economia italiana ha registrato una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) in volume pari allo 0,4%. Il valore aggiunto è aumentato dello 0,1% nell’industria e dello 0,8% nei servizi, mentre ha subito una flessione dello 0,5% nel settore primario. È quanto ha rilevato l’Istat nella stima anticipata recentemente di alcuni aggregati economici nelle ripartizioni geografiche. A livello di ripartizione territoriale il Pil è aumentato in misura superiore alla media nazionale nel Nordest (+0,9%). Ma il dato che più colpisce è il risultato del settore primario: l’agricoltura  della macroregione ha fatto registrare un incremento del valore aggiunto del 2,1%. Un dato che fa il paio con l’incremento sensibile del giro d’affari fatto registrare dal Calv lo scorso anno. Il fatturato consolidato dell’azienda si è attestato nel 2011 a 309 milioni di euro, in crescita rispetto ai 12 mesi precedenti di oltre 22 milioni di euro. In aumento pure la marginalità operativa, con una riduzione dell’esposizione finanziaria di 30 milioni di euro. Risultati che fanno balzare la centenaria cooperativa, sviluppatasi con la fusione dei poli di Verona, Vicenza, Mantova e Brescia, in testa alla classifica dei consorzi agrari più produttivi d’Italia e ai primi posti tra le imprese più importanti della provincia.

I vertici di via Francia hanno presentato questi numeri assieme al nuovo presidente, Claudio Valente, al timone del Calv dopo 18 anni di guida di Giorgio Morini. Valente, 57 anni, titolare di un’azienda agricola, si dimetterà presto dalla carica presidente vicario dell’ente Veronafiere per dedicarsi interamente al nuovo mandato. “Arrivo al Consorzio nel momento del suo massimo splendore – afferma Valente –, il mio obiettivo è consolidarne la crescita incrementando il numero di soci e clienti (ad oggi 45 mila, due aziende su tre di quelle iscritte alla Camera di Commercio, ndr), migliorare ulteriormente la gamma di servizi tradizionali e avviare nuove linee di sviluppo”.  Attualmente il 24,4% del fatturato del gruppo deriva dalla vendita di prodotti petroliferi (77,5 milioni di euro incassati e 86,8 milioni di litri di carburanti agricoli commercializzati). Il 21,3% dal segmento dei mangimi (entrate per 67,5 milioni e 205mila tonnellate di prodotto vendute). Seguono quindi cereali (13,25%), antiparassitari (8,8%), concimi (7,8%) e macchie agricole (7,3%).  Tra gli obiettivi dichiarati del nuovo presidente la volontà di investire nella costruzione di filiere corte, “per coniugare la tutela del consumatore garantendo qualità certificata e tracciabilità, e le necessarie soglie di profitto per le imprese agricole locali”, spiega Valente. “Tra quelle già attive – specifica il direttore generale del Calv, Pierluigi Guarise – si stanno distinguendo quella dell’uva strutturata con la creazione del brand Cantina Carosa, e quella del grano, completata grazie al Pastificio Cerere e al brand Valle del Grano”.

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