L'Aipo, l'associazione dei produttori oleari del Triveneto che conta oltre 7.500 soci, secondo quanto riportato dall'Ansa, è impegnata a esaminare le cause che stanno provocando la distruzione della produzione di olive anche nel Nordest d'Italia, con danni per decine di migliaia di operatori di una filiera che vale oltre 60 milioni di euro.

Non è una novità di quest'anno la caduta anticipata delle olive. Ma questa volta, come riferisce il direttore di Aipo Enzo Gambin, "il fenomeno ha assunto connotati decisamente gravi ed un comportamento diverso dagli anni precedenti".

Da qui dunque l'esame dei dati fenologici e delle variabili ambientale e meteorologiche. La conclusione è che le cause siano da imputare prevalentemente a squilibri fisiologici legati alle evidenti e mutate condizioni meteo che, sino ad ora, sono state concomitanti con le fasi di fioritura ed allegazione.

Nel frattempo su tutta la regione Veneto l'afa continua a regnare incontrastata, con temperature massime che hanno raggiunto nel primo pomeriggio di ieri persino i 37 gradi e quelle percepite, per via dell'umidità, addirittura i 45. Sarà così presumibilmente ancora per un paio di giorni, poi tra domenica sera e lunedì mattina, secondo le previsioni dell'Arpav di Teolo, dovrebbe piovere localmente sull'area dolomitica e quella pedemontana, toccando anche la pianura nella fascia Treviso-Verona e Vicenza.

Queste le temperature massime registrate nei vari capoluoghi: Vicenza e Verona 37 gradi (43,6 e 45 quelle percepite), Rovigo 36 (44), Padova e Treviso 35 (rispettivamente 44 e 45 quelle percepite), Venezia 33 (42) e Belluno 32 (40).