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Cronaca Bussolengo / Piazza XXVI Aprile

Ospedale Orlandi, la spaccatura rimane anche dopo il consiglio comunale

Da una parte l'amministrazione che insieme agli altri sindaci ha approvato la modifica di posti letto e reparti per creare un polo riabilitativo. Dall'altra le forze politiche di minoranza che invece vogliono un ospedale per acuti

Era stato chiesto d'urgenza prima delle due assemblee pubbliche organizzate nel teatro parrocchiale di Bussolengo per parlare del futuro dell'ospedale Orlandi. Si è tenuto martedì 28 novembre il consiglio comunale con cui la minoranza ha chiesto al sindaco di fare un passo indietro e di ritirare la proposta di modifica delle schede ospedaliere degli ospedali di Bussolengo e Villafranca che la Regione Veneto si appresta a valutare.

Al termine del consiglio non è stato votato nulla e non c'è stata alcuna conciliazione tra le due proposte mostrate nelle settimane scorse nei due appuntamenti in teatro. Ognuno quindi andrà avanti per la sua strada. Da una parte l'amministrazione del sindaco Maria Paola Boscaini, che insieme agli altri sindaci dell'ex Ulss 22 ha votato favorevolmente alla modifica del numero dei posti letto e dei reparti interni agli ospedali Orlandi e Magalini, con l'Orlandi che si consoliderà come polo per la riabilitazione. Dall'altra parte le forze politiche di opposizione, schierate a fianco del Comitato per la Salvaguardia dell'Orlandi che ha proposto una raccolta firme per mantenere due ospedali per acuti, uno a Bussolengo e l'altro a Villafranca.

Il comitato era presente tra il pubblico del consiglio comunale e critica l'atteggiamento politico del sindaco Boscaini. 

È stato detto che la proposta dei sindaci è l'unica che possa salvare l'ospedale dalla chiusura definitiva - scrive il comitato - ma nessun sindaco che conosca la vicenda e abbia un'idea della posizione geografica, del numero di presenze annuali, della quantità di accessi al pronto soccorso e della viabilità sottoscriverebbe una modifica simile. Gli stessi rappresentanti dei cittadini che ora hanno chiesto la modifica delle schede ospedaliere, insieme all'assessore Coletto, davano per scontato il polo a due gambe. Ora come se niente fosse la versione è cambiata. Le schede ad oggi valide sono quelle dell'ospedale a due gambe e noi sorveglieremo che nemmeno un ago di un reparto non previsto dalle schede vigenti venga spostato da dove si trova. La raccolta firme è in corso ed altre iniziative sono programmate da parte nostra.

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