Bpw chiude, l'Idv scrive al console tedesco
La chiusura delle fabbriche sta mettendo a rischio 120 posti di lavoro
Nella lettera, scritta da Maurizio Zipponi, Responsabile nazionale Lavoro-welfare di Italia dei Valori, Massimo Donadi, capogruppo IdV alla Camera e dal deputato veronese Antonio Borghesi, vicecapogruppo IdV alla Camera, si ricorda come sia fallito anche l’incontro del 26 maggio scorso al Ministero dello Sviluppo Economico tra organizzazioni sindacali, azienda e governo.
“La Bpw – affermano Zipponi, Donadi e Borghesi - mantiene l’obiettivo di spostare le produzioni dall’Italia verso l’Ungheria, senza offrire ai dipendenti una valida alternativa. Le chiediamo - rivolgendosi al console di Germania - un’efficace azione verso la BPW, per invitare l’azienda a cercare un’intesa che soddisfi le istanze dei lavoratori italiani, che stanno presidiando da mesi la Bpw di Verona”. “L’alternativa – chiudono gli esponenti dipietristi - è quella di un conflitto pesante sia sul piano sociale che istituzionale ed anche legale”.
La multinazionale tedesca, che fattura più di 500 milioni di euro l’anno e occupa circa 7.000 persone, ha deciso di trasferire la produzione di assali per camion in uno stabilimento ungherese, chiudendo le due sedi italiane di via Flavio Gioia a Verona e di Vallese di Oppiano.