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Cronaca Bovolone / Via Creari

Bovolone, arrivano 29 profughi. Disappunto del sindaco e scritte minatorie

Nel mirino dei contrari all'accoglienza dei richiedenti asilo c'è Lino Bason, l'uomo che ha messo a disposizione un suo immobile per permettere ad una cooperativa di gestire il gruppo di migranti

Nel dicembre scorso ignoti avevano appiccato un piccolo rogo vicino alla struttura dove era prevista l'accoglienza di un gruppo di profughi. Un avvertimento, se non una vera e propria minaccia rivolta a Lino Bason, proprietario dell'immobile in cui una cooperativa avrebbe curato l'accoglienza dei richiedenti asilo.

Una manifestazione violenta che ha solamente rimandato l'arrivo di 29 uomini, avvenuto ieri, a Bovolone. Il Comune non ha aderito allo Sprar, ma ciò non vieta alla Prefettura di prendere accordi con i privati per allestire dei Cas, centri di accoglienza straordinari. E a TgVerona, il sindaco Emilietto Mirandola ha ribadito la sua idea a riguardo dell'accoglienza. "È solo un business che permettere alle cooperative di fare soldi", ha detto il primo cittadino di Bovolone che ha previsto nuove manifestazioni cittadine di protesta, nella speranza che restino pacifiche.

Una previsione azzeccata perché su alcuni muri del paese sono apparse scritte minatorie rivolte a Lino Bason.

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