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Inquinamento dell'aria, Bottacin: "I dati Arpav mostrano un miglioramento"

L'assessore regionale all'ambiente: "Il numero di sforamenti del limite di legge è diminuito e anche la concentrazione media di polveri sottili è in calo negli ultimi quindici anni"

Lo scorso fine settimana è stato pessimo per quel che riguarda la qualità dell'aria. Lo sanno bene a San Bonifacio, dove il limite di legge sulle concentrazioni delle PM10 è stato superato per sette giorni di fila e domenica 29 gennaio lo sforamento a superato il doppio del valore fissato dalla norma.

Pare dunque strano sentir dire dalla Regione Veneto che la situazione dell'inquinamento dell'aria negli ultimi anni è migliorata. "I dati sono oggettivi e inconfutabili, perché forniti da Arpav - ha detto l'assessore regionale all'ambiente Gianpaolo Bottacin - E ovviamente la situazione dell’atmosfera può e deve essere ulteriormente migliorata. Ma se leggiamo con attenzione la sequenza storica dei dati sull’inquinamento dell’aria in Veneto non possiamo non cogliere la tendenza al miglioramento. Il limite giornaliero dei 50 μg/m3 nella nostra regione è passato da sforamenti superiori alle 150 giornate annue, agli inizi del 2000, a meno di 50 giornate. E anche la media annua si è sensibilmente ridotta scendendo da circa 60 μg/m3 a meno di 40 μg/m3".

"Le centraline Arpav posizionate nel territorio - conclude Bottacin - evidenziano che il maggiore numero di superamenti si registrano nei capoluoghi di provincia della pianura, con una media di circa 70 superamenti, mentre i minimi si rilevano nelle stazioni di montagna e a Belluno, tutte località con meno di 10 superamenti in un anno. Ma, anche in questo caso, il numero di sforamenti, a parità di condizioni metereologiche, appare in flessione rispetto ad un quindicennio fa. L’obiettivo resta comunque quello di scendere sotto le 35 giornate previste dalla norma e per questo ho ribadito la necessità che buona parte del finanziamento di 11 milioni, stanziati in questi giorni dal ministero per il superamento di situazioni critiche derivanti da superamento da PM10, debba essere riservato al Nord Italia".

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