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Giovedì, 28 Marzo 2024

Borse e accessori griffati sequestrati: contraffatti in Italia, venduti in Cina

Le perquisizioni della guardia di finanza sono arrivate fino a Bussolengo: in tutto sono stati sequestrati quasi 12 mila prodotti

Sono scattate mercoledì 14 perquisizioni a Padova, Spinea (VE), Milano, Peschiera Borromeo (MI), Mediglia (MI), Olgiate Olona (VA), Castiglione delle Stiviere (MN) e Bussolengo, da parte dei finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria patavini: al centro un'indagine sulla contraffazione di borse delle marche più prestigiose che sarebbe avvenuta in Italia, per rivendere poi i prodotti in Cina come originali. 

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Come raccontano i colleghi di PadovaOggi, le perquisizioni si inseriscono nell’ambito di una vasta attività di indagine che da mesi ha visto impiegati i militari, sotto la direzione della procura della repubblica patavina, per contrastrare la contraffazione di accessori di abbigliamento di noti marchi del lusso oltre al riciclaggio e alla ricettazione. Tutti gli individui interessati sono di etnia cinese e opererebbero in Italia avvalendosi anche di ditte e negozi. 
Il lavoro degli investigatori aveva portato già al sequestro di oltre 10mila accessori di abbigliamento contraffatti che erano pronti per essere commercializzati in Italia ed esportati in Cina, dov'è forte la richiesta di capi di abbigliamento griffati. La merce era di buona fattura e in grado di essere rivenduta come originale. I capi venivano smerciati in Oriente al prezzo di svariate migliaia di euro. 
11.900 tra borse, accessori e minuterie riportanti noti marchi della moda tra cui Chanel, sono finiti sotto sequestro.

Riciclaggio borse 1-2-2

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