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Cronaca Borgo Trento / Via Alfredo Cappellini

14 giugno, Bombaday all'Arsenale: ordigno disinnescato, ma era pronto ad esplodere

Con qualche intoppo durante l'evacuazione della zona rossa, la bomba della Seconda Guerra Mondiale trovata nel cantiere del parcheggio in costruzione è stata definitivamente disinnescata

Domenica 14 giugno 2015 è stata disinnescata la bomba della Seconda Guerra Mondiale trovata nel cantiere del parcheggio in costruzione in via Cappellini, all'ex Arsenale. Le operazioni sono iniziate in leggero ritardo causato dai disguidi durante lo sgombero dei residenti della zona rossa, ma alla fine, alle 12:08, l'ordigno è stata definitivamente reso innocuo, ma avrebbe potuto risvegliarsi in questi 70 anni di soggiorno veronese.

"Abbiamo trovato il percussore pronto a battere". Così ha commentato ai microfoni de L'Arena il comandante della Briscese, Domenico D'Ortenzi. L'ordigno, dunque, sarebbe stato pronto ad esplodere un giorno, perciò le operazioni di messa in sicurezza sono state più che necessarie. Nella giornata di lunedì 15, la bomba verrà fatta brillare a Boscomantico e così la faccenda sarà definitivamente chiusa.

Gli artificieri hanno fatto un grande lavoro per disinnescare l'ordigno, iniziando ad allentare la spoletta con del banale svitol. Operazioni di questo tipo sono pericolose e l'evacuazione delle persone dalla zona rossa è solo uno dei tanti dettagli. Sulla spoletta è stata poi collocata una chiave a razzo, che permette di farla ruotare, e ai lati di questa chiave, sono state posizionate due micro cariche esplosive, con le quali è possibile smuovere la spoletta. Questa operazione si chiama effetto coppia. Le due detonazioni fanno girare la chiave a razzo in senso anti-orario e in questo modo despolettano la bomba; in realtà, questa procedura si esegue due volte, in quanto le spolette presenti nell'ordigno sono due. Per completare l'operazione ci è voluta circa un'ora.

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