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Cronaca

Bomba alle ex cartiere, evacuazione domenica 13

Treni fermi e aerei a terra al Catullo, sono oltre 2mila i veronesi interessati

In città è tutto pronto per la grande evacuazione prevista per  domenica 13 settembre. Stop ai treni e voli cancellati al Catullo: 2.228 veronesi fuori di casa, industrie ed enti pubblici chiusi per le operazioni di disinnesco e messa in sicurezza del grosso ordigno bellico ritrovato nell'opera di bonifica alle ex cartiere. Il piano di evacuazione è stato messo a punto durante il vertice che si è tenuto in Prefettura, coordinato dal nuovo prefetto Perla Stancari. "Per chi è dentro la zona rossa ci sarà una levataccia perchè l'evacuazione inizierà alle sei di mattina" spiega il comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura. "L'area di sgombero è molto vasta, porta nuova, basso acquar, ci sono case, alberghi, grandi aziende. Ci sarà molto lavoro ma speriamo di concludere la prima fase dell'intervento già in mattinata".
All'interno del raggio di 800 metri da evacuare (la zona rossa) sono 1.500 nuclei familiari, oltre a quattro alberghi (Firenze, Grand Hotel, Leon d'Oro e San Pietro), industrie Galtarossa e Fedrigoni, l'Amia, il centro operativo delle ferrovie dello stato, il commissariato della Polfer, l'Arpav, il centro di distribuzione di gas metano. Domenica 13 è previsto il despolettamento dell'ordigno e la messa in sicurezza. Il giorno successivo, lunedì 14, il brillamento a Boscomantico. "Sono due i punti di raccolta degli evacuati allestiti dalla Protezione Civile - fa sapere l'assessore Marco Padovani -: in Gran Guardia e all'Agricenter in Fiera".
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