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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Blue Whale, profilo Twitter sospetto. Dietro c'è una 19enne veronese

La ragazza è indagata per istigazione al suicidio. Lei però si è difesa dicendo di aver voluto attirare coloro che erano interessati al Blue Whale Challenge per convincerli che il gioco era pericolo e quindi tenerli lontano

Il suo profilo su Twitter, ora sospeso, era "Whale Challenge" e questo nome richiama il Blue Whale Challenge, l'assurdo gioco che richiede ai partecipanti prove assurde fino al suicidio e che pare abbia coinvolto anche ragazzi veronesi, che per fortuna si sono fermati prima dell'ultima sfida.

I primi ad indagare sull'account "Whale Challenge" sono stati gli uomini della polizia postale di Palermo. Poi tutto è passato in mano alla procura di Verona perché è stato scoperto chi c'è dietro quel profilo Twitter. È una ragazza di 19 anni, veronese, che ora rischia di passare dei brutti guai, come riportato da Laura Tedesco sul Corriere di Verona.

Per lei l'accusa è di istigazione al suicidio. Sono stati sequestrati il suo cellulare e il suo computer ed entrambi i supporti ora sono scandagliati per trovare messaggi che potrebbero sostenere l'accusa che le viene mossa.

Per la polizia postale non è escluso che la ragazza sia del tutto estranea al fenomeno del Blue Whale Challenge, ma lei durante l'interrogatorio si è difesa, dicendo che il suo intento era positivo e cioè attirare tutti i giovani interessate al Blue Whale Challenge per convincerli che il fenomeno era pericoloso e quindi allontanarli.

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