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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santa Lucia e Golosine / Piazzale Romano Guardini

Primo giorno di scuola, tre striscioni di protesta del Blocco Studentesco

Il movimento di estrema destra ha polemizzato con il ministro Fedeli citando i dati sulla dispersione scolastica in Europa, dati che pongono l'Italia tra i primi cinque paesi dell'UE

È stato emozionante anche per il sindaco Sboarina il primo giorno di scuola. Insieme all'assessore Bertacco, il primo cittadino ha visitato due scuole primare cittadine e da lì ha inviato i suoi auguri di buon lavoro a tutti coloro che hanno ripreso le attività tra banchi, corridoi e cattedre.

Un primo giorno di scuole per oltre 110 mila studenti veronesi anticipato dalle polemiche sui vaccini e sulla disorganizzazione per l'assegnazione degli incarichi ai docenti. Si stiamo non siano più di qualche decina i bambini rimasti a casa perché non in regola con il nuovo decreto vaccini, mentre sono molti di più, circa 500, gli insegnanti di cui le scuole veronesi hanno ancora bisogno per essere al completo.

E l'anno scolastico è iniziato anche con la pubblicazione da parte di Eurostat dei dati sull'abbandono scolastico. Dati che sono in miglioramento rispetto agli anni scorsi, ma vedono l'Italia ancora tra i primi 5 paesi (fra i 28 che fanno parte dell'Unione Europea) con il più alto tasso di abbandono scolastico tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Proprio su questo dato si è concentrato il movimento di estrema destra Blocco Studentesco che ha appeso striscioni vicino all'Itis Marconi, al Liceo Galilei e all'Ipsia Giorgi.

Studente italiano segui la linea Fedeli: abbandona gli studi!

Questo il testo degli striscioni che è stato accompagnato anche da un commento in cui si legge "Nessuna seria battaglia è stata iniziata per la lotta alla dispersione scolastica e se a ciò si aggiunge che solo il 53% di chi ha conseguito una laurea riesce a trovare un'occupazione dopo 3 anni dall'ottenimento, il quadro è tutt'altro che roseo. Una classe politica imbambolata, un attacco continuo all'idea di un'istruzione pubblica e fortemente meritocratica, sempre più scollegata dal contesto lavorativo, ed uno sradicamento identitario rappresentano le grandi problematiche", per il Blocco Studentesco.

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