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Cronaca

Bloccata a 200 metri sotto terra, salvata dopo sei ore

Una giovane speleologa era scesa nella grotta della Spluga della Preta, a Sant'anna d'Alfaedo

Ci sono volute sei ore e mezza ai soccorsi per liberare la speleologa 23enne che era rimasta bloccata nella grotta della Spluga della Preta, una località vicono alla veta del Corno d'Aquilio, nel comune di Sant'Anna d'Alfaedo. Le squadre di speleologi della stazione di Verona speleo sono intervenuti questa notte nella grotta, allertati dai compagni della ragazza, intorno alle 20.30 di ieri sera.

S.C., di Verona, era scesa nell'abisso dei monti Lessini, uno dei più complessi che arriva fino a -900 metri di profondità, con un gruppo di amici. Nel risalire da quota -200, la ragazza, sfinita dalla stanchezza, non è più riuscita a proseguire. Un tecnico del Soccorso alpino e speleologico, che faceva parte del gruppo, l'ha aiutata con altri compagni ad avanzare, ma poi è stato necessario chiedere l'intervento della stazione.

Sono venti i tecnici che sono scesi per soccorrere la giovane e hanno attrezzo il percorso di rientro per il recupero, mentre si muovevano anche i soccorritori di Vicenza, in caso fosse stato necessario supporto alle operazioni. Raggiunto il pozzo 138, prima dell'uscita, le squadre hanno installato un paranco detto ragno e, dopo aver imbragato la ragazza, l'hanno sollevata per gli ultimi 130 metri fino all'imbocco della grotta, dove e' arrivata verso mezzanotte e mezza. Gli ultimi soccorritori sono usciti dall'abisso alle 3.

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