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Cronaca Piazza delle Erbe

Ladri di biciclette a Verona in aumento. Arriva il servizio di "punzonatura" bici

Per contrastare il fenomeno sempre più diffuso dei furti di biciclette in città, il Comune ha deciso di far partire in via sperimentale un servizio di marchiatura dei velocipedi che ne consenta il riconoscimento

Subire un furto non può in alcun caso essere considerata una cosa piacevole, ma che il furto della propria bicicletta possa costituire un vero e proprio piccolo trauma nella vita del singolo che ne è vittima, lo ha insegnato diversi anni fa un celebre film della gloriosa stagione del neorealismo italiano. Così come il disgraziato Antonio Ricci del film di De Sica, anche ciascuno di noi quando, tornando magari dall’ufficio o dal bar, da scuola o da una lezione universitaria, scopre che la propria bicicletta è scomparsa dal luogo dove la si era lasciata, viene assalito da un senso di desolazione e sconforto.

A Verona, così come in molte altre città italiane, il mercato delle bici rubate è quanto mai florido e rigoglioso, specie durante la bella stagione, quando immancabilmente aumentano sia la disponibilità di mezzi in circolazione, sia la relativa domanda da parte di potenziali acquirenti. I principali luoghi “caldi” dove si è registrata nel corso del tempo una notevole attività da parte dei famigerati “ladri di biciclette” sono molti e variegati. Si comincia con la zona universitaria, per proseguire poi con l’Ospedale di Borgo Trento, la Biblioteca Civica e ancora, in particolare, la frequentatissima Stazione Porta Nuova. Non mancano, ad ogni modo, di riscontrarsi anche furti nelle abitazioni o nei garage delle stesse. I luoghi dove il più delle volte la merce rubata viene in seguito rivenduta, sono talvolta zone centrali, come i giardini di Piazza Brà, in altri casi regioni meno esposte come i parchi dei Bastioni. Quando si tratta invece di merce sottratta direttamente ai negozi e venditori ufficiali di biciclette, il tutto viene poi inviato all’estero e ridistribuito anche grazie ai vari siti di acquisti online.

Nella città scaligera l’utilizzo della bicicletta è da considerarsi in forte aumento. Ne sono testimonianza le riprese delle telecamere della polizia che registrano il traffico continuo, ma anche le parole stesse, riportate dal corriere.it, del presidente dell’associazione “Amici della bicicletta” Giorgio Migliorini: “Da un paio d’anni a questa parte la sensazione è che sia aumentato sensibilmente l’uso della bici a Verona, vuoi per ragioni economiche, vuoi per la frustrazione del traffico o della ricerca di parcheggio. E la sensazione è che, parallelamente, ci sia stata anche un’impennata di furti”. Proprio qui sta il problema, poiché in effetti di dati ufficiali in proposito ce ne sono pochi e difficilmente se ne trovano di affidabili. Da gennaio, stando alle denunce effettive presentate alla polizia, le biciclette rubate sarebbero soltanto 63, ma la sensazione è che in verità siano molte di più. Purtroppo però non tutte le vittime decidono di denunciare l’accaduto, cosa che in realtà sarebbe sempre molto importante fare, nonostante la diffusa convinzione che sia quasi impossibile il ritrovamento del proprio mezzo.

Ad ogni modo, per contrastare il fenomeno il Comune di Verona si sta organizzando per predisporre un nuovo servizio per tutti i possessori di biciclette. Si tratta di un progetto finanziato con fondi regionali e che prevede la “marchiatura” dei velocipedi. Un vero e proprio sistema che permetterà di identificare il mezzo di trasporto con il suo legittimo proprietario. Così come riferito sempre dal corriere.it, è quanto spiega il comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura: “Il servizio avrà durata triennale, ma stiamo pensando di estenderlo a cinque anni. Verrà impresso sul telaio della bicicletta il codice fiscale del proprietario, che riceverà un apposito badge. La registrazione sarà inserita nel registro informatico del Comando e, nel caso di rinvenimento di una bici rubata, si potrà identificare l’ultimo proprietario del mezzo”. Un’ottima cosa oltre ogni ragionevole dubbio, senza però mai dimenticare che in questi casi è comunque sempre consigliabile prevenire, piuttosto che curare. Meglio quindi dotarsi di un buon lucchetto, solido e magari non troppo economico, cercando poi di legare la propria bicicletta a un palo o alle apposite rastrelliere. Per chi inoltre volesse approfondire il discorso, si possono persino trovare in internet vari video “tutorial” sulle modalità più efficaci per legare e proteggere dai furti il proprio, amatissimo, mezzo di trasporto a due ruote.

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