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Cronaca Via Stadio

Bentegodi, sogno di un nuovo stadio per Hellas e Chievo Verona

Le due squadre potrebbero collaborare attivamente con il Comune, proprietario degli impianti, per risollevare la storica arena calcistica e portarla all'avanguardia europea

Solo dopo aver sistemato il Bentegodi dai disastri provocati dai tifosi si potrà pensare di portarlo ad un livello superiore. Quello, cioè, di farlo diventare uno stadio europeo, all'avanguardia, degno erede del Bentegodi che ospitò i Mondiali di Italia '90. Per ora si tratta solo di speculazioni, rilanciate dal quotidiano l'Arena, ma non c'è dubbio che Hellas e Chievo possano far fronte comune e chiedere una sede più consona ai sogni di gloria in Serie A. Il progetto è praticamente il continuato di ciò che si voleva presentare per sostenere la candidatura dell'Italia agli Europei del 2016, manifestazione poi aggiudicata alla Francia. Il Comune dovrebbe pensare ad allargarlo, eliminare la pista di atletica leggera e riempire di posti per gli spettatori lo spazio ricavato, arrivando a lambire praticamente il campo di gioco. Qualcuno già si chiede come contenere poi la "tradizionale" irrequietezza degli ultras Hellas ma ora come ora il progetto appare chiaro e pulito solo dal rendering sugli schermi del computer. L'impianto sognato arriverebbe a contenere 31mila spettatori e costerebbe 40 milioni, che dovrebbe accollarsi il Comune in parte, assieme alle società sportive che avrebbero nella "New arena stadium" la propria sede. Un futuro in project financing, tra pubblico e privato, praticamente.

Per rastrellare quattrini, Palazzo Barbieri, proprietario del Bentegodi, dovrà infatti coinvolgere principalmente Chievo ed Hellas. Il contratto stipulato ora prevede il versamento di 235mila euro da ogni squadra (erano 185mila fino alla settimana scorsa per l'Hellas). Però la convenzione afferma anche la possibilità di "scaricare", dall'affitto, le spese sostenute per interventi di miglioria allo stadio. L'urgenza, tuttavia, è quella della sicurezza: le devastazioni di cui si sono resi protagonisti i tifosi gialloblù dopo la promozione in A bruciano ancora molto. E saranno ancora più dolorose quando arriverà la parcella alla dirigenza. Forse per questo il presidente Maurizio Setti non ha voluto badare a quanto apparso sui giornali, in riferimento al nuovo impianto.

I danni che fino a a una settimana fa si aggiravano sui 60mila euro sarebbero destinati a salire vertiginosamente. Bagni, seggiolini e cancelli sono andati distrutti. Finiti a pezzi, letteralmente. Le porte sul campo da gioco, da entrambi i lati, sono praticamente scomparse. Per questo l'assessore allo Sport, Marco Giorlo, punta sulla sicurezza: servirebbero le telecamere parterre. E poi, ovviamente, nuovi cancelli a "tenuta di tifoso" con telecamere ad ogni ingresso. I posti a bordo campo, circa 8mila, sarebbero riassegnati e tutta l'area verrebbe riaperta per la prossima stagione. Insomma, non si vogliono perdere entrate fondamentali, in occasione di partite con le grandi squadre di serie A e, soprattutto, per il derby Chievo-Hellas. Intanto a giugno cominceranno i lavori dei nuovi spogliatoi degli ospiti e degli arbitri. Poi arriveranno gli operai che dovranno interrare le panchine, come "negli stadi più famosi", e sistemare gli spazi per i giornalisti in tribuna stampa. Ci sono infatti da calcolare anche gli spazi su tv nazionali e giornali, che raddoppieranno per la massima Serie a Verona.

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