Al cimitero Monumentale l'estremo saluto ai cittadini morti senza un funerale pubblico
Le norme per il contenimento del contagio proibiscono le cerimonie funebri pubbliche: «Questi sono momenti difficili per tutti, - ha detto il sindaco Sboarina - ma lo sono ancora di più per quelle persone che si devono confrontare con la perdita di un parente o di un amico»
Stamattina, venerdì 27 marzo, il sindaco scaligero Federico Sboarina ha partecipato, al cimitero Monumentale, alla celebrazione del vescovo mons. Giuseppe Zenti per dare l’estremo saluto e la benedizione a chi, in questi giorni, ci ha lasciato ma non ha potuto avere un funerale alla presenza di parenti e amici. Le norme per il contenimento del contagio, infatti, impediscono che siano officiate cerimonie funebri pubbliche.
«Ho voluto essere presente alla celebrazione del vescovo - ha detto il sindaco di Verona Federico Sboarina - per testimoniare la vicinanza dell’intera comunità veronese a quanti sono deceduti in questi giorni e ai loro familiari. Purtroppo, chi è stato colpito dal lutto non ha potuto contare sull’abbraccio di parenti e amici che, in simili occasioni, si sanno stringere intorno per dare conforto».
La benedizione del vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti
«Questi sono momenti difficili per tutti, - ha poi aggiunto il primo cittadino di Verona Federico Sboarina - ma lo sono ancora di più per quelle persone che, toccate direttamente da questo virus, si devono confrontare con la perdita di un parente o di un amico. Per questo credo che la cerimonia di questa mattina sia stata particolarmente sentita e importante: con la mia presenza simbolica, insieme a quella del vescovo, ho voluto rappresentare tutta la nostra comunità che, anche nell’emergenza, non smette di dimostrare il proprio sostegno, in particolare verso chi sta soffrendo di più».