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Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Citrobacter, bimba non potrà più muoversi. Genitori presentano denuncia

Una coppia padovana aveva scelto di partorire all'ospedale di Borgo Trento per essere più sicuri, visto il periodo di lockdown. In quella struttura la piccola ha contratto il batterio che la segnerà per tutta la vita

Sono diventate ormai una decina le denunce presentate alla Procura di Verona sul caso citrobacter. L'ultima, in ordine di tempo, è stata riportata da Laura Tedesco sul Corriere di Verona ed è stata presentata da una coppia padovana. La loro bimba ha da poco compiuto 5 mesi ed è una dei quasi 100 neonati infettati dal batterio nell'ospedale della donna e del bambino di Verona. Il padre e la madre hanno spiegato che la piccola ha riportato danni motori e cognitivi e che molto probabilmente non potrà né camminare né muoversi. Una tragedia resa ancora più triste dal fatto che i genitori avevano scelto la struttura di Borgo Trento perché ritenuta un'eccellenza e per poter partorire con tranquillità durante il periodo di lockdown. Proprio quell'ospedale, che avrebbe dovuto garantire il miglior servizio per la mamma e per la nascitura, è stato il luogo dove la piccola ha contratto il batterio che la segnerà per il resto della vita.

Per questo, la coppia padovana si è rivolta alla magistratura. I due chiedono che i responsabili vengano individuati e che paghino per quello che hanno fatto senza ottenere sconti. Nelle loro richieste ricorrono quelle due parole che sono state ripetute spesso in questa vicenda: verità e giustizia. È quello che chiedono i genitori di questa bimba gravemente lesionata dal citrobacter, ma lo chiedono anche gli altri genitori. Perché il batterio killer dal 2018 al 2020 ha tolto la vita a quattro neonati. Ed oltre ai bimbi che hanno riportato gravi lesioni, ci sono anche quelli che al momento sembra non abbiano avuto conseguenze ma che potrebbero manifestarle crescendo.

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