Viola i domiciliari per partecipare ad una festa e finisce in carcere
L'uomo, residente a Bardolino, aveva giustificato la sua assenza dicendo che la figlia si era sentita male e che era stata portata d'urgenza al pronto soccorso. Ma i carabinieri hanno scoperto la verità
Venerdì scorso, 26 luglio, i carabinieri di Bardolino hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un cittadino catanese, classe '83, residente nel comune gardesano. L'uomo è un carrozziere e le iniziali del suo nome sono I.E..
L'ordine di carcerazione era scattato per le diverse violazioni degli arresti domiciliari commesse da I.E.. I carabinieri, infatti, lo avevano sorpreso più volte ed hanno segnalato tutto all'autorità giudiziaria, la quale ha condiviso le ricostruzioni dei militari dell'Arma ed ha emesso il provvedimento.
In particolare, il 7 luglio scorso, I.E. non era presente in casa al momento del controllo dei carabinieri poiché, a suo dire, si era allontanato per comprare due pacchi di sigarette. Una giustificazione ritenuta poco convincente dai militari, i quali hanno riferito la violazione all'autorità giudiziaria. L'uomo, in quell'occasione, è stato diffidato, ma la diffida non ha avuto l'effetto sperato perché il 21 luglio scorso si è verificato un altro episodio analogo. Intorno alle 21.40 di domenica scorsa, infatti, I.E. ha chiamato i carabinieri per informarli che la figlia si era sentita molto male ed era stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso di Bussolengo. Alle 2 di notte, l'uomo ha contattato nuovamente i carabinieri informandoli di essere rientrato e alle 5 la pattuglia si è recata nuovamente nell'abitazione di I.E., constatando che l'uomo era in casa. Nel pomeriggio seguente, i carabinieri sono tornati da I.E. per vedere il referto medico della figlia, ma l'uomo ha risposto di non ricordare dove fosse. Successivamente, a seguito dell'insistenza degli operanti, I.E. ha ammesso di non esserne in possesso perché la sera precedente era stato lui e non la figlia a sentirsi male. L'uomo ha raccontato di essersi recato al pronto soccorso di Bussolengo e di non aver fatto neanche l'accettazione a causa della lunga fila. Considerato che nelle ore in cui I.E. si era assentato si era svolta una festa nel cortile della carrozzeria dove lavorava, i carabinieri hanno sospettato che la storia raccontata da I.E. fosse falsa e che l'uomo la sera prima fosse uscito di casa per partecipare alla festa. Per questo, gli uomini dell'Arma di Bardolino hanno raccolto alcune informazioni tra i partecipanti all'evento, trovando conferme ai loro sospetti: I.E. aveva effettivamente partecipato alla serata, trattenendosi fino all'una di notte. Avendo accertato questa ulteriore violazione, i carabinieri hanno deferito nuovamente l'uomo all'autorità giudiziaria, la quale ha emesso l'ordine di carcerazione eseguito dai militari venerdì scorso.
I.E. ora si trova nel carcere di Montorio.