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Cronaca Bardolino / Piazza Giacomo Matteotti

A Bardolino non convince l'ipotesi del suicidio di Anna Ruzzenenti

E anche se la giovane di 27 anni si fosse davvero tolta la vita, ci sarebbe ancora da chiarire ciò che è successo nel periodo successivo al suo ricovero in ospedale dopo il salvataggio dal suo primo tentato suicidio

Nessuno crede all'ipotesi del suicidio e anche se fosse ci sarebbero comunque ancora dei dubbi da risolvere sulla morte di Anna Ruzzenenti, la sub di 27 anni di Bardolino ritrovata senza vita a Playa del Carmen, in Messico lo scorso 20 dicembre. La ricostruzione fatta dalla tv messicana Canal 10 parla di Anna come di una ragazza che avrebbe tentato di togliersi la vita, sarebbe stata salvata e poi stabilizzata in ospedale. Dopo questo episodio, le intenzioni delle autorità locali sarebbero state quelle di organizzare un viaggio di ritorno in Italia per Anna, la quale avrebbe chiesto di rivedere il mare per l'ultima volta. Ciò che non è chiaro è appunto come mai ad una ragazza che aveva tentato di affogarsi sia stato concesso di uscire dall'ospedale e di vagare sola per circa un giorno, prima di essere trovata senza vita.

Insomma, anche se si trattasse di suicidio, comunque è ancora oscuro il lasso temporale tra il suo salvataggio e il momento in cui Anna è stata ritrovata senza vita. Ma chi conosce Anna Ruzzenenti, a Bardolino, fatica a credere che una ragazza solare come lei possa aver pensato di togliersi la vita. Nelle testimonianze raccolte sul Corriere di Verona da Matteo Oxilia con la collaborazione di Annamaria Schiano si leggono le parole di conoscenti addolorati per la perdita e scettici di fronte all'ipotesi del suicidio.
Domani, 28 dicembre, alle 20.30, nella chiesa di Bardolino si terrà una veglia di preghiera per la 27enne, il cui corpo potrebbe tornare in Italia tra tre settimane.

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